"Mi dimetto... non mi dimetto... mi dimetto... non mi dimetto... mi dimetto! mi dimetto!" Il sindaco, Domenico Martinelli, sfoglia la margherita del suo futuro politico, e quindi  della città, creando più di una preoccupazione negli operatori commerciali e nella popolazione, che avrebbero bisogno di certezze  da parte del primo cittadino. Martinelli scarica le colpe dell'instabilità sui partiti del Polo, che lo terrebbero sotto ricatto.

 Le preoccupazioni di molti cittadini sono state recepite da Dante Merlonghi che ha inoltrato un esposto alla Procura della Repubblica di Ascoli.
"La parola ricatto -scrive Merlonghi- è sempre cosa grave e preoccupante, in un contesto come quello di una Amministrazione lo è ancora di più. E' ormai convinzione comune che il sindaco della città sia stato relegato, dai partiti e dagli uomini che fanno capo ad essi, alla funzione di capo condominio di un palazzo di periferia, controfigura di uomini e partiti che ne controllano ogni mossa.

La sensazione, confermata dalla denuncia avanzata dallo stesso sindaco, che io cittadino di San Benedetto ho, è  quella che il signor Martinelli sia ricattato ogni giorno di più, sensazione ancor più avvalorata da atti concreti che si stanno consumando nella totale indifferenza, ma che sicuramente celano preoccupazioni che meritano un minimo di analisi e di indagini, anche preventive, nel rispetto della legge".

Merlonghi ricorda il ritiro delle deleghe alla Ceneri: "Era forse a conoscenza di ricatti ai quali si è opposta?". Poi chiede a quale tipo di ricatto sia sottoposto Martinelli, in una situazione in cui la giunta e il Consiglio sono chiamati ad approvare il Piano di spiaggia, il Piano regolatore, il Piano del traffico e a discutere del Casino "che sicuramente può trovare interessi anche fuori confine, in un mondo fatto proprio di scommesse e ricatti".

"Mi rivolgo al Procuratore - la conclusione dell'esposto - affinché accerti se esistono fatti gravi che, come denunciato dal sindaco, lo costringono quotidianamente a subire ricatti che coinvolgono interessi diffusi, e che possono nuocere anche alla mia persona, oltre che ai cittadini di San Benedetto, che poi sono chiamati a pagarne le conseguenze".