Quando una partita che non c'è diventa fascinosa
San Benedetto del Tronto | Qualche considerazione a margine del derby fantasma riservata alle donne.
di Melissa Cellini
Domenica scorsa si sarebbe dovuto disputare il derby Samb Ancona e fino a questo dato di fatto ci arriviamo tutti. Tutto era pronto, le tifoserie "calde" al punto giusto, i biglietti erano venduti; sennonché, quando in settimana viene annunciato il patatrac della Serie B, la prima sensazione è stata che domenica la partita della Sambenedettese non sarebbe stata disputata. Il pensiero si concretizza ed è notizia ufficiale. La gara non verrà disputata, però la Samb scenderà in campo ugualmente ed aspetterà il trascorrere dei primi 45 minuti. Vittoria a tavolino.
Avevamo già inserito il pilota automatico perciò volenti o nolenti domenica sera allo stadio ci siamo andati ugualmente. La curiosità che ci contraddistingue non poteva perdersi questo strano contesto; il dovere di cronaca ci impone anche di raccontare una sensazione di vuoto, una situazione che si narra molto più difficilmente di quando lo stadio è pieno dei colori rossoblu. Quelli basta guardarli e le parole vengono da sole. "E lo stadio era vuoto " avrebbe cantato Venditti, unico a campeggiare sulle torrette ai quattro angoli è il nuovo sponsor del sol levante.
Ore 20. Un corposo gruppo di tifosi attende fuori dal cancello di poter vedere la Samb. All'interno anche noi ci aggiriamo un po' spaesati verso un campo che accende i suoi riflettori solo alle 20.20. Tranquilli, non è uno strano e circoscritto blackout probabilmente un'operazione di risparmio energetico. Tutti i giocatori sono già in campo e ci mettiamo subito alla caccia di Scandurra la più recente new entry del gruppo. Trovato! Bel ragazzo alto e moro, pronto a rinascere sex symbol attraverso i suoi goal.
Ore 20.30. In campo non cambia nulla neanche il tasso d'umidità dell'aria. Svent svent svent ci vorrebbe un bel ventilatore anche a spazzare via le malefiche zanzare! Poi ad un certo punto si decide per la partitella inter nos. Allora per una volta indossiamo gli occhiali femminili e riserviamo al lettore donna un paio di sussulti. Riflessione numero uno: mai visti tanti uomini che si calano le braghe tutti insieme! E in un'epoca dove quelli dei calciatori sono sederini d'oro, arrossiamo nel vedere che i ragazzi della Samb con grande nonchalance passano da un pantaloncino all'altro come se fossero protetti dalle mura dello spogliatoio e non davanti ad un corposo gruppo di persone compreso il gentil sesso. Complimenti vivissimi a tutte le loro mamme...
Quando inizia la partita in campo, in poche hanno avuto il privilegio del sussulto number two. Un inusuale team di uomini in maglia bianca e jeans chiari si affaccia dal tunnel degli spogliatoi con un occhio all'orologio e uno a quello che succede in campo. Questa volta sono sprovvisti di fischietto e bandierina; l'abito borghese non fa il monaco e nell'immaginario femminile partono mille pensieri fascinosi. Un certo stile e una palpabile eleganza ci fanno pensare che tanto "cornuti" nella vita reale non possono esserlo. Una donna che abbia conquistato uno di questi quattro, se lo terrebbe ben stretto eccome! Parola di scout
E allora pervasi dai pensieri romantici e con gli occhietti a forma di cuoricino, oltre ad essere distratti dalla partita, abbandoniamo anche il nostro spirito ironico graffiante per una serata che sarebbe dovuta essere e che poi non è stata. Volevamo parlare della delusione di quei 5-7mila tifosi che sono rimasti a casa, del caos del calcio, dei cartelli dello sponsor e di quelli che regolavano la circolazione stradale ma ora non possiamo.
Visto che ci propinano sempre belle donne, per una volta abbiamo deciso di parlare di uomini affascinanti e di lasciarci sedurre non dal calcio giocato o dai colori della maglia ma da una sorta di incanto che aleggia tra giocatori e giudici della partita. Per una sera non sono "l'un contro l'altro armati" ma uniti dalla stessa capacità di catturare e attrarre il nostro sguardo.
E dimenticando il caos del calcio, con un nodo in gola - gulp! - esclamiamo: " Ah gli uomini "
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26/08/2003
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