Il sindaco, Domenico Martinelli, si è fatto una grassa risata nell'apprendere la notizia che il segretario regionale dell'Italia dei Valori, Dante Merlonghi, si è rivolto al procuratore della Repubblica, per sollecitarlo ad accertare se il ricatto a cui sarebbe sottoposto il primo cittadino nuoce alla collettività.

"Che ridere stamattina, nell'apprendere dai giornali che Dante Merlonghi ha fatto un esposto alla Procura di Ascoli. Ma guarda che storia si è dovuto inventare -ha proseguito Martinelli- per cercare una visibilità che altrimenti non avrebbe. E poi, l'esposto arriva da uno che fa di mestiere il candidato, tra l'altro sistematicamente bocciato dagli elettori".

 Tuttavia, il sindaco varie volte ha affermato  di non voler essere più ricattato dai partiti. "Mi riferivo -ha precisato Martinelli- a questioni puramente politiche: qui nessuno mi punta la pistola alla tempia e nemmeno ci sono interessi che si agitano nell'ombra. I partiti hanno le loro esigenze che a volte sembrano ricatti, però alla fine decido io il da farsi".

Comunque esiste un caso Sestri, l'assessore all'Urbanistica nel mirino dei tagliatori di deleghe. "Ai partiti -ha puntualizzato- chiedo di uscire allo scoperto, perché finora non ho avuto pressioni per la revoca di Sestri.

Sui giornali ho letto della richiesta di dimissioni avanzata dal leghista Rosini, che non ha ricevuto manforte dal Polo. Benedetto Marinangeli? Il capogruppo di FI ha sollevato la questione politica: "Sestri sta con la sinistra o con la destra?" Dico ai partners: parliamone, e discutiamo anche del Piano idea. A settembre li convocherò,  se ci sono aspetti tecnici non condivisi saranno rivisti. Non mi sembra che in questo momento ci sia molto malumore, e gli scontenti dell'assessore all'Urbanistica sono sempre di meno".