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Appaltato dalla provincia l’impianto di fitodepurazione

| ACQUACANINA - A realizzare l’opera sarà un’associazione temporanea di imprese costituita dalle ditte Cardinaletti e Celi di Falerone, che si è aggiudicata l’asta pubblica

La Provincia di Macerata ha appaltato i lavori di costruzione di un impianto di depurazione ecosostenibile delle acque reflue del territorio comunale di Acquacanina.

A realizzare l’opera sarà un’associazione temporanea di imprese costituita dalle ditte Cardinaletti e Celi di Falerone, che si è aggiudicata l’asta pubblica svoltasi nei giorni scorsi con la partecipazione di 46 imprese di costruzione di varie regioni d’Italia.

La caratteristica principale del nuovo impianto, che servirà tutti e nove i nuclei abitati presenti nei 26 kmq del territorio di Acquacanina, è costituita dal sistema di fitodepurazione.

Il progetto, commissionato allo studio tecnico Fabio Pettinari di Macerata ed approvato dalla Giunta provinciale per un importo di un milione e 169 mila euro, si pone come intervento innovativo di recupero ambientale ed è inserito nel programma generale di risanamento dell’intero bacino del lago di Fiastra, comprendente anche i territori dell’omonimo Comune (dove l’analogo intervento è stato già realizzato) e di quello di Bolognola.

Il programma era stato a suo tempo predisposto dall’Ente Parco dei Sibillini, sulla base di un finanziamento del Ministero dell’Ambiente, per ovviare anche ai problemi di inquinamento algale del lago causati in gran parte dagli scarichi civili ed agricoli.

Il sistema di fitodepurazione previsto per l’impianto di depurazione sfrutta la crescita di piante acquatiche autoctone che contribuiscono alla riduzione delle cariche batteriche, evitando la disinfezione delle acque di scarico.

Il sistema raggiunge la potenzialità massima nei mesi estivi quando i carichi inquinanti sono più alti a seguito dell’incremento della popolazione dovuto alla presenza di turisti e villeggianti.

Nel progetto sono previste anche il rifacimento delle linee delle “acque bianche” e parte della linea di “acque nere”, opere di difesa delle sponde del torrente Fiastrone ed interventi di miglioramento della vegetazione. L’intera area del “vassoio” subsuperficiale (600 mq) in cui si concentra il sistema di fitodepurazione sarà organizzata come una sorta di aula didattica all’aperto per far comprendere, con l’ausilio di cartellonistica illustrativa, l’importanza del ciclo finale dell’ acqua e del mantenimento delle sue caratteristiche.

28/08/2006





        
  



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