Li chiamano sempre più spesso "Laboratori della disperazione", e loro, con ogni probabilità, ci vivevano e lavoravano. Nel corso di una serie di controlli straordinari, i Carabinieri hanno scovato tra Sant'Elpidio a Mare e Montegranaro 6 clandestini cinesil, in buona parte non ottemperanti ad ordini di espulsione dal territorio italiano.

L'operazione, ordinata dal comando provinciale dell'Arma di Ascoli Piceno, è stata condotta dai militari della Compagnia di Fermo, per controllare la manodopera cinese sia nel settore della ristorazione che in quello del manifatturiero. Così, è nel centro abitato di Sant'Elpidio a Mare che i Carabinieri hanno trovato tre cinesi, due uomini e una donna. Si tratta di W.Y. di 37 anni, J.S. di 28 e D.M. di 29 anni. Tutti e tre erano stati raggiunti in passato da un ordine di espulsione diramato rispettivamente dai questori di Macerata, Rovigo ed Ascoli Piceno. Ma non avevano ottemperato all'ordine ed erano rimasti, da invisibili, nella zona. Dopo la scoperta, sono stati tratti in arresto e condannati ieri mattina alla pena di sei mesi di reclusione.

Sempre nel corso dello stesso servizio che ha portato in manette i tre cinesi in territorio elpidiense, sorte simile è toccata ad altri tre loro connazionali, sprovvisti di documenti di soggiorno, e rintracciati a Montegranaro. Gli orientali sono stati così accompagnati alla Questura di Ascoli Piceno per l'esecuzione delle procedure di espulsione dal territorio nazionale.

Tutto, dalle indagini condotte dai Carabinieri, fa pensare che i sei clandestini si trovassero nella zona sotto l'ospitalità di altri connazionali, per essere impiegati in laboratori clandestini del territorio.