“Sulle modifiche relative alla sosta durante il mercato settimanale auspichiamo collaborazione da parte degli operatori, considerato soprattutto che la motivazione che ha spinto il Comune ad avviarle è legata alla sicurezza pubblica. Siamo disponibili a prendere in considerazione la possibilità di apportare correttivi, ma ciò potrà avvenire soltanto una volta che la fase sperimentale sarà stata avviata”.

 

Così l’Assessore al Commercio Alfredo Perugini, insieme al presidente e al vice presidente della commissione consiliare competente, rispettivamente Paolo Giannoni e Mauro Canale, in merito alla nuova regolamentazione della sosta dei veicoli degli operatori del mercato settimanale, che entrerà in vigore sabato prossimo. Come noto, sulla base di un’ordinanza della Polizia municipale, che fa seguito alle direttive emanate in materia dalla giunta, durante il mercato del sabato il lato sud del vialetto sarà riservato alla sosta di 32 operatori, contro i 48 attuali. Gli altri 16 trasferiranno a turno i propri mezzi in piazza Tebaldi. Ciò allo scopo di decongestionare il vialetto nord della piazza.

 

“Siamo delusi e rammaricati – aggiungono Perugini e i membri della commissione Commercio - nel constatare come il provvedimento in questione abbia provocato una levata di scudi da parte degli operatori, visto e considerato che si tratta di una scelta adottata a vantaggio della collettività.

 

Ricordiamo che siamo sempre stati aperti al dialogo e ad incontri con i commercianti e ribadiamo che i pur comprensibili disagi interesseranno i singoli operatori a turno”.

 

“La soluzione prospettata – aggiungono – può attuarsi soltanto con la collaborazione degli operatori e ove questa dovesse venire meno si dovrà comunque procedere secondo l’impostazione avviata.

 

Sono comunque inaccettabili, a nostro avviso, iniziative autonome come quelle messe in atto sabato scorso, quando è stato modificato arbitrariamente l’assetto della sosta. Il rispetto delle leggi e dei regolamenti rimane infatti un presupposto fondamentale, soprattutto a fronte di provvedimenti che, come in questo caso, sono dettati dalla necessità di tutelare la sicurezza pubblica”.