Egr. consigliere provinciale Vagnarelli,

mi chiedo che fine abbia fatto il suo senso del dovere. Infatti pochi giorni orsono, relata refero, non esitò a denunciare pubblicamente a mezzo stampa l’operato di un agente di polizia municipale, che avrebbe ingiuriato e preso a calci un immigrato reo di vendere merce probabilmente senza licenza.
In nome di quel senso civico avrebbe dovuto fare in modo che chi le ha raccontato il tutto sporgesse una formale denuncia a chi di competenza.

Sempre in nome della tutela di quel dovere lei stesso, essendo un’amministratore pubblico e avendo a disposizione mezzi e modi per accertare se determinate cose rispondano al vero o siano false, avrebbe dovuto agire diversamente.

Perché ciò non è avvenuto?
Subito dopo aver letto il suo articolo ho preso contatto con il comandante dei Vigili Urbani Pietro D’Angeli, il quale mi ha riferito che ad eccezione del fermo di un pregiudicato “nostrano” resosi protagonista di un’infrazione del codice della strada degenerata in oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale nei pressi della stazione ferroviaria, venerdi 18 agosto non vi è stato nessun altro fermo o verbale di sequestro di merce ad immigrato.

Dunque, se qualcuno che lei conosce sa qualcosa è bene che lo induca a circostanziare il tutto in una denuncia formale dando modo così di accertare eventuali responsabilità occorse nell’episodio incriminato.

Considerata la stima e la riconoscenza che i cittadini come il sottoscritto hanno delle forze dell’ordine sarebbe bene che ciò avvenisse il più presto possibile, poiché non è tollerabile che un’accusa così grave rimanesse ancora sospesa a mezz’aria inficiando l’operato di uomini che giornalmente sorvegliano sulla nostra incolumità.

Se ciò non dovesse accadere, sempre in nome di quel senso del dovere che l’ha animata, sarebbe bene che chiedesse scusa all’intero corpo della polizia municipale di San Benedetto del Tronto.

*Capo Gruppo Consigliare Forza Italia
Presidente IV Commissione Consigliare Cultura e Scuola