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Elemento pericoloso? No, semplicemente impaurito

San Benedetto del Tronto | I motivi che hanno indotto il Gip di Ascoli dott.ssa Filippello ad accogliere in toto le motivazioni della difesa nei confronti della donna trovata in possesso di una pisola calibro "38".

di Carmine Rozzi

Tribunale di Ascoli Piceno

Come mai ad un elemento ritenuto “pericoloso” dagli organi di Polizia fu dapprima confermato l’arresto e poi successivamente scarcerato con effetto immediato? L’opinione pubblica è rimasta alquanto sorpresa dalla decisione presa a suo tempo dal Gip di Ascoli Piceno la dott.ssa Filippello. Come si ricorda il fatto di cronaca riguardava una donna di origini fermane ma residente da tempo a Porto D’Ascoli alla quale, durante un sopralluogo nella sua abitazione, era stata sequestrata una pisola calibro “38” insieme ad un ingente quantitativo di munizioni.

Ebbene la dott. Filippello avrebbe semplicemente ritenuto che non persistevano le condizioni per un arresto cautelativo come richiesto dal PM. Dott..Monti. In pratica sono state accolte in pieno le ragioni sostenute dall'avv. Agostini per la difesa dove si evidenziava che non sussistevano pericoli di inquinamento prove o di fuga né di reiterazione del reato.

Nel caso specifico la donna ha la propria abitazione e figli giovanissimi residenti nel territorio quindi non vi è timore di espatrio. Nessun pericolo di inquinamento di prove visto che lei stessa ha provveduto a consegnare spontaneamente l'arma e le munizioni alla Polizia che ne faceva richiesta.Infine nessuna possibilità di reiterazione di reati della medesima indole una volta intervenuto il sequestro sia dell'arma che delle munizioni a carico di chi peraltro non avrebbe precedenti penali similari o comunque nel senso di una qualche violenza.


Altra prova presentata dalla difesa ed accetta dal Gip è che, nello specifico, non si deve sopravvalutare l'importanza del numero delle munizioni giacchè la donna, dopo aver pagato la pistola, avrebbe ricevuto le stesse in omaggio. Infine l’acquisto stesso dell’arma sarebbe derivato dalla paura di furti nel proprio appartamento e quindi a possibile difesa della proprietà coerentemente allo spirito della più recente legge in tema di legittima difesa.

29/08/2006





        
  



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