Comitati sovrani e oggettivo disagio
San Benedetto del Tronto | La Sentina torna sotto il controllo del Comitato di Indirizzo. E il degrado a chi è imputabile?
di Martina Oddi
Il Comitato Salviamo la Sentina - costituitosi all'indomani del decreto Perazzoli che esautorava il Comitato di Indirizzo e affidava totalmente la gestione al comune di San Benedetto - oggi esulta. La Regione ha deciso di ripristinare la sovranità del Comitato di Indirizzo, cosa che fiacca gli appetiti degli speculatori e allontana il rischio di cementificazione, grazie alla sua completa indipendenza finanziaria e decisionale. Sempre secondo i promotori, la grande vittoria è unanime e illuminata: "nessuna voce si è levata e sostegno del decreto Perazzoli" si affretta a declamare D'Angelo, presidente destituito la scorsa primavera a favore di Sandro Rocchetti, giunto dalle fila del PD. Una nomina politica che avvelenò il dente a molti e oggi il decreto regionale fa saltare molti sassolini dalle scarpe.
Ma mentre l'olimpo dei difensori civici è in giubilo, i cittadini si chiederanno come mai a fronte del gran parlare della ricchezza e dell'importanza della Riserva, con tutti gli investimenti fatti per la riqualificazione - che ammontano a 3.000.000 € (tra torre del porto, laghetti e zona umida) - e con tutte le battaglie politiche di contorno come nella migliore tradizione locale, nessuno noti il degrado sociale che salta agli occhi agli ignari visitatori. Attratto dalla suggestiva lingua di verde lacustre che incornicia la spiaggia dell'Oasi, il malcapitato turista si ritrova tra i canneti in mezzo a ambigui adescamenti, tra ‘loschi figuri intenti allo smercio di stupefacenti' e ‘allegre signorine con la vocazione della accoglienza', e non può che rimanere sconvolto.
Un'eresia da raccontare, eppure succede sotto gli occhi di tutti. Insomma, strattonata tra coloro che vogliono metterci le mani sopra, e quelli che si ergono a paladini del verde, possibile che nessuno si sia reso conto dell'urgenza per l'Oasi Naturalistica di una vigilanza che riesca a arginare e eliminare il fenomeno? Qualcuno si. "Abbiamo più volte manifestato la necessità di istituire un servizio di sicurezza che emettesse sanzioni" spiega Stefano Quevedo, presidente del LIPU "sarebbe l'unico vero deterrente".
Città strana: per gli innocui pannelli fotovoltaici tutti gridano allo scandalo, perché il marciapiede perde il suo fascino. Ma, mentre il turismo ambientale è l'unico che tiene alla morsa della crisi, la Sentina viene quotidianamente affogata nella sua bellezza dallo squallore e dagli abusi. Senza che nessuno perda il sonno.
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03/08/2013
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