Italo Moscati ha lasciato la direzione artistica del Premio Libero Bizzarri. La crisi finanziaria della  Fondazione Bizzarri, che organizza la rassegna del documentario italiano, è alla base delle dimissioni dall'incarico, arrivate dopo una lunga e approfondita riflessione.

"Ho mandato vari progetti -ha detto Moscati- che non ricevevano risposte da parte della Fondazione, nemmeno dopo le mie insistenze. Non ho puntato i piedi sul mio  compenso,  ho cercato anche di dare dimostrazione di attaccamento e di amicizia alla città. Gli ospiti quest'anno sono venuti soprattutto per amicizia,   ma diventava sempre più faticoso operare, e in quelle condizioni non si poteva più fare".

"Per un certo periodo - ha proseguito il critico cinematografico- c'è stato lo sviluppo artistico e una proficua diffusione della manifestazione, grazie alla presenza di grandi ospiti, come i registi Peter Greenway e Francesco Rosi, e con la pubblicazione di libri importanti, poi il declino. Speravo che a San Benedetto ci fosse un lavoro durante l'anno da parte delle persone che ci abitano, cosa che non si è verificata".

Italo Moscati svolge l'attività di critico cinematografico alla televisione, realizza sceneggiature per film ed è autore di libri di successo centrati sull'evoluzione dei costumi e del pensiero giovanile. Lascia il Libero Bizzarri dopo essere stato nei primi  tre anni da membro del comitato scientifico  e della giuria,  e negli ultimi sei direttore artistico.