Quarta edizione del festival Pergolesi Spontini
| JESI - In programma dal 4 al 12 settembre lo spettacolo sarà allinsegna della 'Disputa dei Buffoni' e dei rapporti musicali tra Napoli e Parigi.
Parigi, fine del XVIII secolo. Nei salotti infiamma un veemente dibattito culturale, che passerà alla storia come Querelle des Bouffons, la disputa dei Buffoni. In sintesi: la questione è se sia preferibile la tragedia francese o lopera buffa napoletana. Gli Enciclopedisti non hanno dubbi, e fanno pendere lago a favore dellopera partenopea, giudicata unespressione autentica di drammi e sentimenti.
Questa querelle è ora al centro del programma della IV edizione del Festival Pergolesi Spontini, dal titolo Filosofi e Buffoni. Il genio musicale che incendiò Parigi, in programma dal 4 al 12 settembre a Jesi ed in altri teatri dellentroterra marchigiano.
Il perché di questa scelta e di alcuni titoli della rassegna, ci viene descritto da Vincenzo De Vivo, direttore artistico della manifestazione: Lidea è sempre stata quella di fare un Festival monografico che potesse, di volta in volta, illuminare un aspetto di uno dei due compositori. Riuscire allora a mettere insieme la vita musicale napoletana e leffetto dirompente che essa ebbe sullambiente parigino ci ha permesso di fare un cocktail che unisce due capitali europee della musica e che dalla prima metà del Settecento ci porta fino ai giorni nostri.
E un viaggio, quindi, che attraverso i due intermezzi Serva Padrona (di cui Francesco Degrada ha approntato una nuova revisione critica) e Le Devin du Village di Rousseau porta a riflettere sulla vita musicale parigina. Laltra faccia della medaglia sarà il Flaminio, la vera opera buffa, lultimo lavoro di Pergolesi: sarà rappresentato in un luogo molto particolare, che è il Teatro-Studio della Chiesa di San Floriano di Jesi, in cui il rapporto tra pubblico e cantanti sarà immediato. Nellabside ci sarà lOrchestra, lAccademia Bizantina diretta da Dantone, e i cantanti agiranno praticamente a pochi centimetri dal pubblico, in un rapporto che ricorda molto i piccoli teatri del Settecento.
Il Festival propone 10 appuntamenti in cartellone, eseguiti con strumenti originali e da cantanti di fama internazionale, in teatri storici, antiche cantine, chiese, parchi e dimore depoca. Si apre il 4 settembre al Teatro Pergolesi di Jesi, con una prima assoluta: un grande del jazz, il pianista Uri Caine esegue un programma di musiche di Bach e dello stesso Pergolesi. Il 5 appuntamento con Serva Padrona e Le devin du village, regia di Henning Brockhaus, orchestra i Suonatori de la Gioiosa Marca; lo stesso giorno, a Maiolati Spontini, Andrea Marcon eseguirà musiche di Pergolesi, Paisiello e Cimarosa.
Il 6 settembre al Teatro Comunale di Montecarotto, i Suonatori della Gioiosa Marca eseguiranno Notturno Napoletano con un programma fatto di musiche di Scarlatti, Durante e Leo. Repertorio tutto italiano il 7 a Monte San Vito, con un duo di interpreti collaudati di musica del 700: Fabio Biondi (violino) e Fabio Bonizzoni (clavicembalo).
L8 settembre il violoncellista Giovanni Sollima eseguirà, nella Chiesa degli Aroli di Monsano, un concerto dedicato a musiche di Marais; mentre la musica tradizionale napoletana riempirà le volte delle cantine di San macello, il 9 settembre, con La tarantella dellAntonello Paliotti Quartet. Il 10 (replica il 12) settembre al Teatro Studio di Jesi Flaminio, organizzato grazie ad una collaborazione con il Festival internazionale dellOpera Baroque di Beaune: in scena gli strumenti originali dellepoca dellAccademia Bizantina, diretta da Ottavio Dantone, la regia è di Michal Znaniecki.
Il festival, voluto dalla Fondazione Pergolesi Spontini, dalla Provincia di Ancona, dalla regione Marche, dai Comuni di Jesi e Maiolati Spontini per promuovere lo studio dei due compositori, offre anche momenti di approfondimento: come il convegno intitolato Pergolesi e la Napoli del suo tempo: nuove acquisizioni e nuove prospettive di ricerca.
Info: 0731/226446, info@fondazionepergolesispontini.com
www.fondazionepergolesispontini.com
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30/08/2004
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