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Il progetto autodromo ancora fermo ai box

Ascoli Piceno | Nuova mobilitazione del comitato cittadino per concretizzare il circuito ora ridotto a 2700 metri

                       
Nonostante l’appello di “fare in fretta” rivolto all’Assessore Lattanzi, dal comitato Cittadino Pro Autodromo (composto da Confcommercio, ACI, CISL, Vivi Ascoli Viva, Confartigianato, Motoclub Piceno, Associazione Sportiva Aci – Ascoli) anche il mese di Agosto si è ormai concluso senza che vi sia stato alcun atto fattivo da parte dell’Amministrazione Comunale.

Nel frattempo però il soggetto promotore non ha certo perso tempo ed ha redatto, con l’ausilio dell’Ing. Adamo Leonzio, una nuova ipotesi progettuale, con la riduzione della pista da 3400 a 2700 metri, come peraltro suggerito anche da primari esponenti della stessa Amministrazione Comunale quali Stefano Babini (Presidente Commissione Urbanistica), Fulvio Mariotti (Presidente Commissione Lavoro) e Sandro Galosi (Presidente Commissione Ambiente).

La realizzazione della pista, comporta infatti un minore impatto ambientale (anche se più volte si è detto che il terreno da sbancare per realizzare la struttura non viene asportato ma solo spostato per costruire le tribune) e soprattutto ridimensiona significativamente la contropartita, in termini di aree, richiesta dall’investitore proponente, nell’ambito del previsto project financing, “tirando fuori” l’area perimetrale di Villa Sgariglia che sin dall’inizio aveva suscitato le maggiori criticità al progetto.

 “Il silenzio dell’Amministrazione sul progetto autodromo – sottolinea il direttore Confcommercio Giorgio Fiori, a nome dell’intero Comitato Cittadino - ci sta, a questo punto, seriamente preoccupando poiché ogni giorno che passa dà la possibilità ai diretti concorrenti dell’impianto ascolano, di concretizzare una analoga struttura nel vicino Abruzzo o, addirittura, nel territorio di Fermo e se questo avverrà l’iniziativa ipotizzata per il Piceno dovrà essere definitivamente accantonata, non essendo possibile far convivere più impianti analoghi nel raggio di pochi chilometri e per Ascoli sarà una ulteriore occasione persa in termini di risvolti positivi economici occupazionali e turistici”.

“Ci rendiamo perfettamente conto – aggiunge Fiori – delle difficoltà procedurali e burocratiche che un tale impianto comporta per il Comune, ma ora che il progetto è stato anche ridimensionato dovrebbe essere più semplice per l’apparato Amministrativo esprimere quel parere di congruità che rappresenta l’atto propedeutico per addivenire all’autorizzazione finale”.

“Nel frattempo  - conclude Fiori – il Comitato Pro Autodromo, (che tra l’altro ha già espresso il suo parere favorevole alla soluzione di ridurre il circuito a 2700 metri) non se ne starà con le mani in mano ed entro la settimana corrente promuoverà un nuovo confronto tra il soggetto proponente e gli esponenti dell’Amministrazione Comunale, Babini, Mariotti e Galosi, per capire una volta per tutte quali altri ostacoli si frappongono alle procedure autorizzatorie e quindi, per conoscere i nomi e i cognomi di coloro che non vogliono la realizzazione di un tale autodromo ad Ascoli e per quali reali motivazioni” .

30/08/2005





        
  



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