Andrea Frediani conquista il pubblico al Circolo Nautico
San Benedetto del Tronto | Venerdì 4 agosto, lo scrittore Andrea Frediani, ospite al Circolo Nautico per la rassegna “Incontri con l’autore”, ha conquistato il pubblico presentando il suo ultimo libro “La spia dei Borgia”.
di Elvira Apone
lo scrittore Andrea Frediani
Venerdì 4 agosto, nell’ambito della XXXVII edizione della rassegna “Incontri con l’autore”, organizzata dall'associazione culturale "I Luoghi della scrittura" e dalla libreria La Bibliofila con il patrocinio e il contributo dell'Amministrazione Comunale e della Regione Marche, lo scrittore Andrea Frediani ha presentato al Circolo Nautico di San Benedetto del Tronto il suo ultimo libro dal titolo “La spia dei Borgia (Newton Compton editori). Dialogando con l’avvocato e consigliere comunale Gianni Balloni, Andrea Frediani ha spiegato come, dopo le sue numerose incursioni nel mondo greco e nell’impero romano, il suo desiderio di raccontare un’altra epoca lo abbia portato ad ambientare questo suo ultimo romanzo nel Rinascimento italiano e, in particolare, a narrare il mistero della morte di Giovanni Borgia, figlio illegittimo del papa Alessandro VI, del cui omicidio viene accusato il fratello Cesare. E a questo enigma Frediani propone una soluzione personale su cui uno dei protagonisti, il Pinturicchio, che è stato in realtà pittore di corte dei Borgia, sarà chiamato a indagare.
Tanti gli aneddoti, le curiosità e gli episodi riguardanti i Borgia che Frediani ha svelato durante la presentazione; una famiglia, quella dei Borgia, passata alla storia come una delle più crudeli ed esecrabili, ma la cui fama negativa, in realtà, è stata eccessivamente alimentata dall’invidia e dall’astio che molti nobili romani provavano nei suoi confronti, soprattutto a causa delle sue origini spagnole. Ma se scrivere un romanzo storico non è impresa facile, come ha confermato Andrea Frediani: “fare il romanziere storico è uno dei mestieri più difficili del mondo”, lo è forse ancora di più se il romanzo storico deve attirare l’attenzione del lettore, tenerla viva, accendere la sua curiosità e il suo interesse per la storia che, a differenza di quella che si impara a scuola, non è soltanto una serie di nomi e di date. In un’epoca come questa, in cui lo scrittore si trova a dover competere con mezzi di comunicazione di massa come la televisione e il cinema, che si basano soprattutto su un impatto visivo con lo spettatore, è necessario scrivere cercando di avvincere e attrarre il lettore sia attraverso un linguaggio immediato e scorrevole e un ritmo narrativo vivace e incessante, sia attraverso l’introduzione di elementi drammatici; inoltre, è importante non confonderlo e distrarlo sovraccaricando la storia di personaggi non strettamente funzionali alla narrazione. In “equilibrio tra il vero, il verosimile e l’inventato”, il romanziere storico deve riuscire a raccontare i fatti riempiendo i vuoti storici con situazioni verosimili, tenendo conto dei dati certi e non scadendo nella mera cronaca. E Andrea Frediani, già alla sua ennesima esperienza con il romanzo storico, sembra esserci riuscito perfettamente anche questa volta, in cui ha ambientato gli avvenimenti in un altro importante periodo della storia italiana che, dopo quello dell’impero romano, pone nuovamente Roma al centro del mondo.
“I miei romanzi, in realtà, sono storie normalissime che, però, vengono contestualizzate in un’altra epoca” ha affermato Andrea Frediani. L’animo umano, infatti, ha dichiarato, è sempre lo stesso, come sono gli stessi in tutte le epoche le pulsioni, le ambizioni, i sentimenti. E questo vale sia per i grandi uomini che hanno fatto la storia, sia per quelli piccoli, vissuti all’ombra dei potenti. Ed è compito dello scrittore sviscerare questi sentimenti e raccontare le emozioni: “Io trasferisco nei personaggi le mie emozioni”.
E di emozioni Andrea Frediani ne ha fatte vivere venerdì anche al pubblico, che lo ha ascoltato con interesse e attenzione, sia grazie a quell’enorme bagaglio culturale che affiora con naturalezza e semplicità quando parla di storia, sua passione da sempre, sia grazie a quella sottile e garbata ironia con cui sembra condire ogni frase, sempre appropriata e saggiamente pesata. E memori di questa interessante e affascinante serata, aspettiamo ansiosi il suo prossimo libro su Catilina, il famigerato rivale di Cicerone, in uscita il 4 ottobre.
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04/08/2018
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