“Siamo lieti che le sollecitazioni del nostro sodalizio ed il convegno promosso sul progetto Autodromo lo scorso 25 Luglio abbiano stimolato le coscienze politiche della nostra città e che si sia creato ora anche un movimento di esponenti primari dell’Amministrazione Comunale, senz’altro utile a far marciare più speditamente l’iter procedurale”.

Questo è il commento esternato da Giorgio Fiori, direttore Confcommercio, a nome anche degli altri esponenti del Comitato Cittadino Pro Autodromo (ACI, CISL, Vivi Ascoli Viva, Confartigianato, Motoclub Piceno, Associazione Sportiva ACI - Ascoli) all’indomani della presa di posizione di primari rappresentanti comunali, quali Stefano Babini (presidente della Commissione Urbanistica) Fulvio Mariotti (Lavoro) e Sandro Galosi (Ambiente), che oltre ad auspicare una sollecita realizzazione della struttura, hanno proposto di ridurre la pista a 2700 metri, per un minore impatto ambientale e quindi per ridimensionare le richieste del soggetto proponente, salvaguardando così l’area perimetrale di Villa Sgariglia che sin dall’inizio era stata “l’oggetto del contendere” per il progetto.

“L’Ingegner Adamo Leonzio – aggiunge Fiori – progettista di autodromi e consulente delle  Federazioni motoristiche, intervenendo al nostro convegno, aveva già suggerito di ridimensionare il progetto con un circuito di minore lunghezza, rispetto a quella ipotizzata dallo scomparso assessore Angelini, proprio per avere un minore impatto ambientale anche se, in ogni caso lo stesso è relativo poiché il terreno da sbancare, non viene asportato, ma solo spostato e riutilizzato per costruire delle tribune anche naturali”.

“Ridurre la pista da 3400 a 2700 metri – sottolinea Fiori – non rappresenta assolutamente una rinuncia poiché già un impianto di 2700 metri è più che adeguato e poi se il successo dello stesso, come ci auguriamo, sarà eclatante, la pista potrà sempre essere ampliata in un secondo momento, così come si è fatto in altri primari circuiti italiani. L’unica vera preoccupazione a questo punto – aggiunge Fiori – sono i cavilli burocratici che se non smussati in tempi brevi potrebbero ritardare troppo il parere definitivo dell’Amministrazione Comunale, avvantaggiando così i diretti concorrenti di Fermo e del confinante Abruzzo.”.

“Ci rendiamo perfettamente conto – conclude Fiori – del corposo iter procedurale da portare avanti, così come ha ricordato lo stesso assessore ai lavori pubblici Luigi Lattanzi al convegno del 25, ma è anche necessario che il progetto del soggetto proponente abbia una risposta immediata sulla sua congruità”. “Più volte noi del Comitato Cittadino – ribadisce Fiori – abbiamo stigmatizzato di non essere assolutamente interessati ne sul chi debba realizzare l’impianto, ne su come e dove debba essere fatto. L’unica cosa che ci interessa è l’Autodromo inteso come industria, per i risvolti positivi che in termini economici, occupazionali e turistici produce e di cui la città di Ascoli non deve ne può privarsi. Poiché l’Assessore Lattanzi – conclude Fiori – si è impegnato con tutti noi a concretizzare a breve le procedure di competenza del suo ufficio, ci auguriamo che prosegua speditamente, rendendo utile anche questo periodo feriale”.