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Nascono ufficialmente i Comitati Ulivisti per Prodi Presidente

| ANCONA - In molti da tutta la regione hanno risposto all’invito. Iniziativa del consigliere regionale ed ex coordinatrice regionale della Margherita, Stefania Benatti

Ieri su iniziativa del consigliere regionale ed ex coordinatrice regionale della Margherita, Stefania Benatti, si sono riuniti a Loreto, all’Ostello della Gioventù, tutti coloro che hanno risposto all’appello lanciato nei giorni scorsi dal consigliere regionale per dare il via nelle Marche alla costituzione dei Comitati per Prodi in vista delle primarie di ottobre.

“Una iniziativa – come aveva ribadito Benatti - che aiuti la comune riflessione sull'attuale momento politico e ci permetta di fare subito qualcosa di costruttivo. Come sempre piuttosto che rivolgere il pensiero al passato penso sia utile per tutti lavorare per il futuro. Il traguardo delle elezioni politiche del 2006 non ammette ritardi o tentennamenti”.

Erano presenti, oltre a Stefania Benatti, Marina Magistrelli, il consigliere regionale Rosalba Ortenzi, il sindaco di Ancona Fabio Sturani, l’assessore alla Cultura del Comune di Ancona Antonio Luccarini, il vicesegretario della Margherita della provincia di Ancona Massimo Del Moro, Assunta Paci presidente UNCEM. Ma assai significativa è stata soprattutto la presenza dell’onorevole Rosy Bindi.

Ad aprire l’incontro è stata la stessa Stefania Benatti: “Oggi è una giornata storica per la nostra piccola comunità marchigiana; una giornata molto bella, di certo migliore di quella di martedì scorso. E’ una grande idealità che ci ha condotto qui. Noi siamo quelli che credono che la società cresce solo grazie alla politica la quale deve offrire un progetto e una alternativa di governo. Oggi è uno di quei momenti in cui c’è bisogno di tutti. Le elezioni politiche del 2006 sono vicine. Dobbiamo vincere e portare Prodi al governo”.

“Come gruppo – prosegue Benatti – continueremo il nostro lavoro all’interno della Margherita. Credo che dopo il maggio scorso e il 26 luglio scorso si sia peccato di autoreferenzialità ma non siamo qui per dar vita a una corrente o a un movimento politico. C’è semmai la nostalgia e l’entusiasmo per un nuovo inizio. Vogliamo vivere questa nuova pagina politica con gli interlocutori di sempre scegliendo la strada delle primarie per Prodi”.
 
A seguire l’intervento di Marina Magistrelli che ha spiegato l’importanza delle primarie tanto più necessarie in un sistema bipolare: “Il bipolarismo deve individuare un metodo di scelta dei candidati. E’ quanto si fa negli Stati Uniti. Un esempio italiano, in questo senso, è rappresentato dalle recenti elezioni regionali in Puglia, precedute dalle primarie che hanno portato all’indicazione del nome di Niki Vendola per l’Unione. E le primarie, devono essere gestite creando dei Comitati per Prodi il più possibile eterogenei, non legati solo ed esclusivamente ai partiti, ma aperti a tutti i cittadini”. Magistrelli ha quindi invitato a dare la propria adesione anche on line attraverso i siti www.romanoprodi.it e www.ulivisti.it.
 
Antonio Luccarini  ha sottolineato l’importanza di continuare nella strada intrapresa mentre il sindaco Sturani, partecipando all’incontro ha voluto testimoniare il fatto che non ci siano alternative all’unità e in questo senso le primarie diventano una sorta di banco di prova. Massimo Del Moro ha invece affermato di non aver condiviso la scelta della Margherita a livello nazionale né nel metodo né nel merito e ha sottolineato che la decisione presa a Roma nel maggio scorso non risponde alle richieste dell’elettorato.
 
Ma l’intervento più atteso è stato quello di Rosy Bindi: “Non sono passata di qui per caso. Sono venuta per due motivi. Il primo è esprimere solidarietà e ringraziare Stefania Benatti per ciò che ha fatto in questi anni. Ho condiviso il suo operato e la sua linea politica. Voglio ringraziarla perché ha rappresentato una delle poche gestioni unitarie del nostro Paese. Solidarietà anche a tutta la Margherita delle Marche perché d’ora in poi il cammino sarà più difficile e spero che il lavoro fatto finora non vada disperso.

Il secondo motivo che mi ha portato qui è lanciare la macchina dei Comitati per Prodi. Se si vogliono considerare le primarie come una investitura forte per Romano Prodi bisogna approfittare di questi comitati e farli diventare un terreno di partecipazione per tanti elettori. Solo con la partecipazione e con un forte slancio, come si era avuto in occasione delle elezioni politiche del ’96, si vince. D’altronde non si può prescindere dall’Ulivo. Oggi il progetto politico dell’Ulivo è più attuale di quello del ’96 ed ha un’ambizione più grande: non solo governare ma dare una forza politica nuova, moderna, all’Italia. Questo progetto non può rimanere vincolato da divise o distintivi. Sarà difficilissimo governare ma credo che dal 2006 per i cinque anni a seguire Romano Prodi sia la persona giusta a tale scopo. Hanno provato e ci riproveranno ad affossare la sua candidatura per questo le primarie devono andare bene e garantire una forte investitura”.

04/08/2005





        
  



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