Vittorio Ruglioni (Pratovecchio 1936 – Mestre 2003) mosse i suoi primi “passi” nel mondo dell’arte a Conegliano (Treviso), città dove frequentò il liceo classico. Successivamente si laureò in medicina veterinaria a Bologna. Successivamnete si trasferì con la famiglia a Chiasso in Svizzera, dove ebbe modo di “cementare” importanti amicizie, come quelle con il pittore Felice Filippini e lo scrittore Piero Chiara. Dal 1973 visse a Mestre, dove, continuò con grande successo la sua carriera artistica.

La pittura di Ruglioni, figurativa per vocazione  e per ferma volontà, è sempre stata, o quassi, dettata da impulsi provenienti dall’anima. Momenti di vita diversi, i quali hanno fortemente caratterizzato le sue pennellate vibranti. Una rassegna di grande intensità quella ospitata dal comune di Ripatransone, che esalta sicuramente anche la “poesia” di Ruglioni, a lui tanto cara. Negli anni Settanta, infatti, compose alcune liriche di grande spessore: “verde come un’alba, giallo come il cielo dell’inverno, per chi ha il freddo del destino” questi i primi versi di “Angoscia esistenziale”.

 

Dalle ore 21.30 “… e le stelle stanno a guardare”.

Musica e spettacolo nelle piazzette del centro storico

Piazza Recco: Errabundi Musici

Largo Ferola: Circo in Bottiglia

Piazza Sarpi: Giacinto Cistola Jazz Trio