Marina Crescenti e l'arcano dei Joy Division
San Benedetto del Tronto | Il nono appuntamento stagionale con gli "Scrittori sotto le stelle" si svolge all'insegna del noir, con dei crimini legati al mondo della New Wave inglese di inizio anni '80.
di Alessandro Venieri
Marina Crescenti
L'evento è organizzato dalla Confesercenti e dalla libreria "La Bibliofila". Introducono Massimiliano Minuto, Paolo Perazzoli, Silvio Venieri e Sandro Paci
Sia l'avvocato Silvio Venieri, presidente del circolo culturale Riviera delle Palme, che Sandro Paci, giornalista del Messaggero, rimarcano il fatto che le vicende del racconto sono strettamente legate all'esperienza del gruppo musicale inglese dei Joy Division, formazione tra le più influenti del movimento New Wave del primo periodo post-punk, e al suicidio del loro frontman, Ian Curtis, morto il 18 Maggio 1980.
D'altronde viene ricordato come, sotto questo punto di vista, sia stato fondamentale l'apporto del marito di Marina Crescenti, il magistrato Luigi Riganti (che peraltro ha lavorato in passato proprio a San Benedetto), il quale è uno dei più rilevanti esperti di New Wave in Italia, tant'è che in passato ha scritto anche dei saggi sull'argomento.
Il libro si connota per il fatto di trattare in maniera diffusa le varie vicende parallele relative ai personaggi secondari e inoltre un ampio spazio narrativo è dedicato alla descrizione psicologica di questi ultimi, caratteristica questa che, come sottolinea l'avvocato Venieri, compare spesso nei romanzi noir di area mediterranea. Allo stesso tempo vengono spese parole di elogio nei confronti della scrittrice anche da parte di Paci, il quale sottolinea come il libro sia particolarmente adatto per una trasposizione cinematografica.
La Crescenti ammette di aver compiuto approfondite ricerche nell'ambito della musica, della medicina legale e dell'investigazione poliziesca prima di intraprendere la scrittura di questo giallo ma allo stesso tempo afferma di essere riuscita a realizzare l'intreccio degli avvenimenti senza alcuno sforzo e che anzi le viene ormai quasi naturale costruire le vicende lavorative e familiari del commissario Narducci. Al termine della serata la scrittrice annuncia di aver iniziato a scrivere il terzo romanzo della serie: questa volta il mistero da risolvere sarà legato alle "Joy divisions", o case di bambola, come venivano chiamati i settori dei lager nazisti dove le giovani ebree erano costrette a prostituirsi con i soldati tedeschi.
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07/08/2008
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