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Massimo Picozzi e l'altra faccia degli assassini

San Benedetto del Tronto | Il criminologo e psicologo più famoso d'Italia ha tenuto alta la tensione e la curiosità narrando agli spettatori i crimini e gli assassini che hanno segnato la cronaca nera italiana.

di Francesca Poli

Massimo Picozzi

Splendida serata ieri sera, tra brivido e nera ironia, con il grande criminologo e psicologo Massimo Picozzi, famoso ai più per i programmi TV sulle storie dei serial killer, l'ultimo intitolato "La linea d'ombra".

Consulente di psichiatra della "Unità analisi del crimine violento" della direzione centrale della polizia criminale, è stato chiamato in qualità di esperto negli accertamenti peritali di casi importanti quali il delitto di Suor Laura Mainetti a Chiavenna, il delitto di Novi Ligure, l'omicidio di Samuele Lorenzi a Cogne, i delitti di Michele Profeta, serial killer di Padova, l'omicidio di Desirèe Piovanelli a Leno. E sono proprio gli incontri che Picozzi ha avuto con gli autori di questi delitti che il libro narra.

Non si tratta di un romanzo, perché è la realtà; non si tratta di un saggio ma di racconti che nella loro brevità non tralasciano dettagliate e macabre descrizioni di sensazioni, di fredda realtà.

Dieci racconti, dieci assassini, dieci delitti per dieci minuti di ordinaria follia che hanno portato persone "comuni" ad essere spaventosi criminali senza pietà. Da Angelo Izzo, il mostro del Circeo a Loretta Zen che ha preso la sua piccola Vittoria di otto mesi, e l'ha infilata in una lavatrice insieme ai panni sporchi. Dalle tre ragazzine di Chiavenna, colpevoli di aver ucciso suor Laura Mainetti in una specie di rito satanico, al gruppo che sempre a Satana si è ispirato, adottando il nome di "bestie"; da Sonya Caleffi, l'infermiera omicida di Lecco, fino a Michele Profeta, il serial killer delle carte da gioco.

E proprio grazie a questa terribile vicinanza alla mente criminale può raccontarci le inquietanti storie di persone che hanno varcato quella "linea d'ombra" che delimita il confine tra la follia e la scelta consapevole di fare del male. Storie raccontate da uno psichiatra che le ha vissute in prima persona, partecipando agli interrogatori, ricostruendo la scena del delitto, esprimendo valutazioni e perizie sullo stato di salute mentale delle persone incriminate.

Un viaggio nella mente criminale, per scoprire tutto dell'assassino e di come ha ucciso. E soprattutto risalire al movente più profondo, capire le ragioni di azioni apparentemente inspiegabili. Perché non sempre il gesto più efferato, il comportamento più mostruoso sono il frutto della follia, di un delirio che azzera la ragione. Come queste vicende finiscono tragicamente per rivelarci, il male esiste.

07/08/2008





        
  



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