Forse è l’annuale frequenza del fenomeno, e quindi l’assimilazione dello stesso con il convincimento dell’inutilità di drastici interventi, quanto meno per limitarne i danni, è la morsa che verosimilmente blocca la Regione Marche impedendole di ricercare soluzioni idonee, che portino a concreti provvedimenti a salvaguardia della costa e, di conseguenza, di sostegno e tutela delle strutture ricettive e degli stabilimenti balneari dell’intero litorale marchigiano.

L’ultimo attacco del mare ad una delle perle della nostra riviera – Numana - ha provocato gravi danni alle strutture balneari non ancora protette dai “pennelli paraonde”, dopo avere risucchiato una larga fetta di spiaggia.

La Confcommercio è fermamente convinta della necessità impellente di un intervento risolutivo, sfruttando le possibilità offerte dalla tecnologia, per proteggere gli stabilimenti balneari ed ampliare l’orizzonte delle spiagge, con l’attivazione di ripascimenti con sabbie sottomarine.

Ma non c’è da perdere tempo: il peso economico ed occupazionale del settore turistico della nostra regione e la valenza naturalistica di molte aree costiere, sta realmente delineando una vera e propria emergenza coste che non va sottovalutata, né ignorata.