Si conclude il racconto del Professor Tranquilli "Il topo"
San Benedetto del Tronto | Augusto ormai ha capito che la serata avrà un esito imprevisto: ma è decisamente troppo tardi...
di Francesco Tranquilli

Dripping red Candle
Sonia? Sonia chi? Questi due ora li riconosco sono Filippo "Polsodiferro" e Max Bombardino, ma sono anni che li ho persi di vista...
"Tu li hai persi, ma io li ho ritrovati. Non è stato facile. Ci ho messo sette anni."
A fare che?
"Una premessa. So che mi senti. Tutte le funzioni involontarie del tuo organismo procedono regolarmente, ma per il resto sei completamente anestetizzato, non puoi nemmeno chiudere le palpebre, né far vibrare le corde vocali. Quindi non provarci, e vedrai che le tue frustrazioni finiranno molto presto..."
Oddio mamma pietà che vuole ‘sta matta da me?
"Ma non troppo."
Mi si allunga un'altra volta addosso, stavolta il capezzolo destro mi resta sospeso minaccioso in mezzo agli occhi per qualche secondo.
Quando mi si risiede sopra ha in mano una delle candele rosse, la fiamma sempre più brillante.
Con l'altra mano mi afferra il polso sinistro. Vedo il mio braccio sollevarsi, ma è come se fosse di un pupazzo. La mia pelle, tutta la parte esterna del mio corpo è insensibile.
"Sonia aveva diciannove anni."
Giocherella colla fiamma sul palmo della mia mano inerte.
Ma che fa questa? I giochetti mi piacciono, vabbè, ma qui si mette di merda.
La fiamma si ferma. Sotto il mignolo della mia mano sinistra. Dopo qualche secondo si alza il fumo, e uno schifoso odore di würstel bruciato si mescola alla nebbia profumata che pervade la stanza.
Dio Onnipotente aiutami...
"Si era appena iscritta a Psicologia. In una grande discoteca della costa adriatica una sera di dicembre conosce un bellissimo ragazzo, qualche anno più grande di lei. Atletico, col sorriso affascinante, spiritoso. Uno che ci sapeva fare, decisamente."
Nello specchio vedo il mio mignolo diventare rosso, poi viola, poi nero. Grasso e pelle fusa cadono sulla coperta, sfrigolando.
Padre Nostro che sei nei cieli...
"Sonia è una ragazza molto diffidente, soprattutto da quando è rimasta sola dopo la morte dei suoi genitori in un incidente d'auto, schiacciati da un camionista ubriaco. Non è una ragazza facile da conquistare, per niente..."
Oh ti prego ti prego io non la conosco ‘sta sonia stai sbagliando persona!
Ora passa all'anulare.
...sia santificato il tuo nome...
"Ma questo ragazzo era davvero irresistibile; dopo qualche settimana Sonia abbassa le difese. Gli crede. Ci crede. Diciamo che si innamora, forse nemmeno lei lo sa, sembra strano ma è la prima volta. Decide di fare l'amore con lui."
Il medio.
...venga il tuo regno...
"Un week-end sulla neve. Un maestro di sci, un'escursione, la baita, la grappa. Finalmente il ragazzo ottiene quello che vuole. Sonia all'ultimo ha paura, vorrebbe tirarsi indietro, vorrebbe dire di no, ma il ragazzo non sente ragioni, non ha speso tanti soldi per niente, sono sette settimane che mi faccio il culo per te, e tu ora ci ripensi? Non esiste! Così la convince, diciamo."
E' falso! E' falsissimo! Lei ci stava, ci è sempre stata, non chiedeva altro!
L'indice.
...sia fatta la tua volontà...
"Bello è bello, insomma, per quanto possa esserlo una prima volta con uno che quasi ti violenta. Non è più bello quando nella baita arrivano senza bussare anche il maestro di sci, e poi anche la guida alpina, e sempre senza bussare entrano nel letto, ed entrano in Sonia. In una baita in pieno inverno nessuno può sentirti urlare, giusto? Così le hai detto. Né piangere, né supplicare. E se racconti qualcosa, chi ti crede, troietta? Siamo tre contro una."
Ma era un gioco! Non le abbiamo mai fatto male! Le è piaciuto ti dico!
Il pollice. Ci mette più tempo a dissolversi in grasso fuso.
...come in cielo così in terra...
"Sonia non sa a chi confidarsi. E' sola, non si fida più di nessuno. Scrive, scrive alla sorella maggiore. Ma la sorella maggiore non c'è mai, è sempre in qualche angolo lontanissimo. I messaggini non arrivano, la posta elettronica nemmeno esiste in quei posti."
La mia mano oscenamente ustionata ricade sulla coperta con un rumore molliccio.
Non si ferma non si ferma mi ha preso la destra. Oddiosanto ma perché!
Continua con l'altro pollice.
...dacci oggi il nostro pane quotidiano...
"Quando Sonia muore, sua sorella sta fra i Maori della Nuova Zelanda. Alla fine la rintracciano, le dicono che Sonia si è buttata in mare imbottita di sonniferi, che deve tornare a fare il riconoscimento ufficiale."
L'indice.
...rimetti a noi i nostri debiti...
"Sai da dove si è buttata? Dal punto del molo dove volevo portarti quella sera. Un barbone alcolizzato si è ricordato confusamente di aver visto una ragazza mezza nuda in pieno inverno, e poi non c'era più, ma forse me la sono sognata, aveva detto."
...come noi li rimettiamo ai nostri debitori...
Il medio.
...e non ci indurre in tentazione...
"Non l'aveva sognata. La corrente l'ha trasportata per un chilometro, l'ha depositata ai margini di una discarica abusiva in riva al mare. Il funerale gliel'hanno fatto i ratti e i gabbiani."
L'anulare.
...ma liberaci dal male!...
"Sai da che cosa l'ho riconosciuta? Dal tatuaggio che aveva sotto il piede destro: un topolino bianco."
Il mignolo!
Dio e Maria Vergine e Gesù liberaci dal MALE!
"Sonia non aveva mai fatto male a nessuno. Sonia aveva un diario. Sonia conservava nel computer delle foto."
Perché solo a me! Perché?
"Sonia non sapeva i cognomi dei suoi amici. Ma sua sorella li ha saputi. Ci ha messo tempo, ma li ha saputi.
Filippo Pasciuti detto "Polsodiferro" lavorava su una piattaforma petrolifera nel Mare del Nord. Non aveva parenti prossimi, proprio come te. A quest'ora dovrebbero averlo ritrovato. Non tanto perché qualcuno ne senta la mancanza, ma per il fetore, credo. Le basse temperature rallentano la decomposizione, ma non per sempre.
Massimo Bombarda, detto Bombardino per la statura non eccelsa, invece era un funzionario di una multinazionale del caffè in Brasile. Aveva una bellissima casa. Per lui ho qualche rimorso. Quando ha capito piangeva e strisciava. Stavo quasi per risparmiarlo, ma al punto in cui eravamo non gli conveniva più vivere. Lascia una moglie e tre figli.
Tu sei stato il più facile da ritrovare, ci ho messo sì e no una settimana. Chi non conosce l'Augusto? Però ho preferito lasciarti per ultimo. Dovevo organizzarmi per bene."
Anche l'altra mia mano non c'è più.
Piangere è un'azione involontaria? Ho gli occhi pieni. O è il sudore?
Voglio morire qui e subito.
"Abbiamo quasi finito. Non stare teso!"
Si copre la faccia con la mano.
Mugola? Piange? Vomita? Ha un attacco di epilessia?
No! Ride. Ride e non riesce a fermarsi.
"Non stare teso! NON STARE TESO!"
La vedo allo specchio scivolarmi giù per le gambe con un movimento isterico. Con la mano sinistra mi fa scivolare lo slip.
"Il tuo amico qui non si lascia impressionare. Lo vedi? E' ancora in ansiosa attesa!"
Lo vedo pulsare allo specchio, anche se non lo sento.
"Ora ci dedichiamo a lui, se l'è meritato"
Dio Padre Onnipotente, no. Che cazzo vuole fare adesso!
Giuro che se esco vivo entro in monastero fino alla fine dell'eternità.
"Questa candela è quasi esaurita. Ha bruciato molto. Meglio l'altra..."
Il cuore mi si gonfia vuole staccarsi dal petto se potessi aprire la bocca lo vomiterei fuori tiene con la sinistra l'altra candela con la destra me lo afferra e di nuovo quella puzza nauseante di maiale bruciato invade l'universo mi soffoca mi avvelena e un urlo silenzioso mi fa a brandelli e alla fine misericordia di dio arriva il buio.
Torna la luce.
Grazie Signore era un incubo. Capita spesso quando hai mangiato pesante, hai l'impressione di essere sveglio ma non ce la fai a muoverti né a parlare. Ora mi sveglio per davvero.
"Ben svegliato."
E' seduta sul letto accanto a me. Ha una calzamaglia e dei guanti neri.
"Volevo salutarti prima della partenza. Anche se un tratto di strada lo facciamo insieme."
Ma quando finisce l'effetto di ‘sto veleno? Un anestetico non dura per sempre!
"Ti avviso che mentre dormivi ti ho fatto un'iniezione. Ne avrai per altre quattro ore almeno."
Avvicina il volto al mio, mostrandomi i denti. Gli occhi nocciola lampeggiano d'odio.
"A proposito, hai avuto un bel culo..."
Mi sputa nell'occhio destro.
"...fino a poco fa. Ho dovuto strapparti il tatuaggio."
Poi nel sinistro. Non posso ancora chiudere le palpebre. La saliva mi cola via dagli occhi, lenta.
Appena posso, guardo nello specchio: il mio corpo è immerso in un lungo sacco nero, solo la testa spunta ancora.
Sento un ringhio terrificante.
Ma è soltanto la zip del sacco che mi si chiude sulla faccia. Ed è di nuovo buio.
Quando torna la luce è una luce fredda, il cielo è color piombo.
Lei è in piedi sopra di me, sento ancora quel ringhio. Mi sta liberando dal sacco.
Vedo stivali neri camminarmi accanto.
Un fruscio, ghiaia smossa. Un bisbiglio si fa strada in mezzo al vento.
"Non aver fretta di crepare. Muore bene chi muore ultimo."
Poi il cielo si capovolge, e vedo sassi, sterpi, rifiuti, e ancora il cielo, rovi, ghiaia, lattine vuote, e le nuvole e le pietre e l'immondizia e la sabbia e il cielo e il mare e la spiaggia e la sporcizia. E rotolando spicco il volo.
Molto dopo smetto di volare, e non guardo più che la sabbia sporca.
Potrebbe andare peggio. Potrebbe piovere.
Tuona.
***
Il mio amico peloso non la smette di mostrarmi i denti.
All'improvviso capisco l'ultima cosa che capirò in vita mia: è una femmina.
I suoi denti si ingigantiscono.
Sento un plop come un acino d'uva che esplode in bocca, e non ci vedo più.
Dalla pressione sul cervello, però, sento che la mia amica pelosa ha cominciato a scavare.
Quel languore, quel senso di improvvisa debolezza e di vuoto che vi prende quando avete un calo di zuccheri. Quando vi sembra di svenire se non vi sedete subito.
E' questo che provo, ma invece di cadere mi sento sollevato.
Sospeso. A mezz'aria. Da qui vedo tutto.
Scopro che il topo è davvero grosso, ma non gigantesco.
Mi rendo conto che dovrei provare orrore, ma non per lui. Per le condizioni in cui è ridotto il corpo che ha addentato.
Il bulbo oculare non deve avere un sapore gradevole, perchè giace esploso e abbandonato a qualche centimetro. Magari se lo tiene per ultimo, come il boccone migliore.
Il resto del volto è massacrato dal pesante impatto sulla ghiaia della spiaggia, e tutt'intorno il sangue è ancora fresco.
Il braccio sinistro è nascosto dal corpo, ma la strana angolatura della spalla fa capire che non è più in grado di funzionare.
Quello destro è allungato oltre la testa, ma ha le dita ridotte a mozziconi e il polso frantumato.
La natica destra è un ammasso di carne viva.
Se non fosse perché riconosco il topo, non ammetterei mai che quel corpo nudo e martoriato è il mio. Era il mio.
Il topo riprova a infilare il muso nell'orbita vuota. Spinge, premendo colle zampette sulla sabbia. Ma d'un tratto si tira indietro, rapido. Ha percepito un pericolo.
E' solo un gabbiano. E' venuto a prendere parte al banchetto. Becca il bulbo oculare e se lo inghiotte compiaciuto.
Il topo vorrebbe reagire, esita per alcuni secondi. Ma il gabbiano è raggiunto da un altro, e poi da un altro. Si dà alla fuga.
Nel giro di qualche minuto i gabbiani sono centinaia. E per l'ultima volta io non vedo più niente.
FINE
|
08/08/2009
Altri articoli di...
Cultura e Spettacolo
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
53 anni di Macerata Jazz (segue)
Il recupero della memoria collettiva (segue)
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
San Benedetto
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer

Una serata di emozioni e scoperte

Betto Liberati