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Appuntamento del 3 settembre con il Cineforum “Buster Keaton”

San Benedetto del Tronto | Sarà proiettato «The terminal» di Steven Spielberg, interpretato da Tom Hanks e Catherine Zeta-Jones, primo film presentato al Festival di Venezia.

Dopo il grandissimo successo ottenuto lo scorso 27 agosto con la proiezione di “Fahrenheit 9/11” di Michael Moore, il Cineforum “Buster Keaton” di San Benedetto del Tronto prosegue la sua programmazione venerdì 3 settembre, ore 21:30, Multisala Calabresi, con il film «THE TERMINAL» di Steven Spielberg, interpretato da Tom Hanks e Catherine Zeta-Jones.
 
Viktor Navorski è uno delle migliaia di turisti, venuti dai quattro angoli del mondo, che sbarcano ogni giorno all’aeroporto di New York. Ma dopo alcune ore dal suo arrivo, un colpo di stato rovescia la piccola repubblica dell’Europa Centrale dalla quale proviene. All’improvviso, il suo paese è messo al bando da ogni nazione e Viktor si ritrova ad essere un apolide. Le porte degli Stati Uniti si chiudono dinanzi a lui, proprio quando si bloccano le frontiere del suo paese... Viktor si trova così intrappolato in quella terra di nessuno che è il terminal dell’aeroporto: un non-luogo dove deve imparare a inserirsi senza conoscere l’inglese e senza un soldo in tasca, nell’attesa che la burocrazia trovi una soluzione.
 
Eccezionale nell’esibirsi in un bizzarro “gramelot” bulgaro, Tom Hanks chiama a raccolta le sue capacità comiche per costruire un personaggio a metà tra Harpo Marx e Jacques Tati. Indimenticabile Stanley Tucci, nel ruolo dell’ottuso e arido burocrate aeroportuale che ingaggia un’inutile lotta personale con Viktor, mentre Catherine Zeta-Jones, una hostess in perenne crisi sentimentale, permette ad Hanks di sciorinare l’intero repertorio del “buon selvaggio”.
 
Quello che poteva diventare un vibrante film di denuncia sociale o un dramma angoscioso, è trattato da Spielberg con levità d’altri tempi. “The terminal” è una commedia agrodolce, con tocco leggero alla Frank Capra, e un’inevitabile riflessione sulla nostra società. In qualche modo è l’equivalente di “Fahrenheit 9/11” di Michael Moore, anche se il messaggio, anziché urlato, è sussurrato tra le pieghe dei personaggi secondari. Una personale denuncia dell’America d’oggi, del Bushismo guerrafondaio, incapace di solidarietà umana, che non sa accettare l’“Altro”.
 
L’ingresso, riservato ai soci con tessera FIC 2003-2004, è di Euro 4,50.
Tessera: Adulti € 7,00 - Ragazzi sotto i 20 anni e tesserati di altri circoli FIC € 3,50.

01/09/2004





        
  



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