Corto per scelta: ecco i vincitori.
Massignano | Si è conclusa la prima edizione della nuova rassegna cinematografica itinerante dedicata ai cortometraggi.
di Gianluca Traini
Tra targhe ricordo per i promotori della manifestazione e ringraziamenti vari si è conclusa ieri sera nella piccola ma gremita Piazza Garibaldi la prima edizione di Corto per scelta, la rassegna di cortometraggi organizzata dall'Associazione Arancia Meccanica di Massignano e dal critico cinematografico Dante Albanesi.
La serata, scandita in buona parte dalla proiezione dalle immagini d'epoca di Massignano riprese da un veccchio documentario di Don Celso Giardinà, ha visto la premiazione delle opere vincitrici.
La giuria composta dal Presidente Claudio Speranza, cinereporter Rai che durante il festival ha presentato la sua ultima opera, Attraverso l'inferno, Giamaica Brilli, assessore alla cultura del Comune di Montefiore, dove si sono svolte le prime due serate di questa riuscita manifestazione, Enrico De Angelis, dell'Associazione Arancia Meccanica, Giampiero Paoletti, presidente del Cineforum di San Benedetto del Tronto, e Carlo Verducci, assessore alla cultura della Provincia, presente alla serata, ha assegnato i riconoscimenti per le due sezioni in cui erano divisi i cortometraggi in gara: Corto Marche e Corto Italia.
Per i cortometracci della nostra regione la vittoria è andata all'opera di un giovane regista di Ascoli, Paolo Fazzini, che con il suo "L'uomo astratto", interpretato da Marco Cruciani (attore presente nel cast dell'ultimo film di Marco Bellocchio attualmente a Venezia, Buongiorno, notte), ha proposto una piccola e sorprendente storia di un personaggio in cerca d'autore. Al secondo posto "Le verità di mezzo" del sanbenedettese Gianni Villa, in cui, con il sottofondo della musica di Vinicio Capossela, Goran Bregovich e Lynard Skynard, si mostra il mistero buffo di un amicizia tra un volontario e un disabile psichico. Un film che per il tocco originale e sincero con cui affronta un argomento non facile meriterebbe di essere proiettato nelle scuole. Al terzo posto, infine, il brevissimo, appena due minuti, "Sono malato e non so che fare", del ventiduenne sangiorgese Stefano Ciarrocchi.
Per la sezione Corto Italia il primo premio è stato assegnato a "I graffiti della mente" dei toscani Pier Nello e Erika Manoni. Il cortometraggio racconta la storia vera di un malato di mente del'ospedale psichiatrico di Volterra che durante la sua degenza ha inciso lungo i cento metri del muro esterno dell'ospedale un poetico e delirante libro di pietra, utilizzando la fibbia della sua divisa da "matto", tracciando i contorni delle pagine e colmandoli con la sua personalissima scrittura. Al secondo posto "Tribulero" del regista Andrea Caccia, che tenta di raccontare la vita e la solitudine di Luigi Kluc, un uomo di 73 anni che vive in un ospedale geriatrico di Milano; terzo classificato il sardo Antonello Carboni con "Geronimo", un frammento di vita dell'artista di transavanguardia Salvatore Garau durante la fase di realizzazione di una sua nuova opera.
Un premio speciale è stato infine assegnato al regista Marco Leopardi, presente in concorso con "La festa del fuoco. Offida.", che ha presentato durante la serata il promo del suo ultimo documentario, in piena lavorazione, incentrato sulle nuove tecnologie mediche e che vede la partecipazione dell'esponenente di spicco del Partito Radicale Luca Coscioni.
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01/09/2003
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