La situazione politico amministrativa della nostra città versa  in uno stato drammatico, assistiamo sgomenti  ed increduli ad un’escalation di avvenimenti che crediamo rappresentino il punto del non ritorno di una maggioranza, “se cosi si può definire” allo sbando più totale dove trionfa una dottrina inesatta, la “spannometria” sconosciuta a molti, ma una dottrina che dice tutto e il contrario di tutto.

 

I cittadini sono esausti di questa situazione paradossale, noi consiglieri delegittimati da tempo nello svolgere le nostre funzioni causa il perdurare di mancanza di numeri legali, rinvii, commissioni convocate con il contagocce, e una comunità incredula che assiste passivamente a questo spettacolo politico oserei dire tragicomico.

 

Il turismo ha visto una forte flessione, molte categorie economiche sono in grosse difficoltà, le famiglie soffrono sempre più per il caro prezzi, il commercio vive momenti drammatici e si affida alla buona operosità e idee degli stessi commercianti artefici della valorizzazione del settore con iniziative lodevoli (vedi la Notte Bianca) , la pesca non riesce a sbrogliare problematiche asfissianti che stanno mettendo in ginocchio la marineria, l’industria delle vacanze in crisi e senza una programmazione pianificata con l’amministrazione vive di iniziative unilaterali, la disoccupazione ha da tempo superato il livello di guardia, c’è una totale assenza di politiche giovanili,  il PRG al palo attanagliato fra mille ostacoli di natura politico amministrativa, burocratica, il piano di spiaggia impantanato nelle sabbie mobili degli uffici tecnici….ma ci si pone il dilemma se continuare con Miss Italia , se decidere di confermare Le Veline, o addirittura se è meglio organizzare Miss Italia nel Mondo!

 

La sfida da vincere insieme è quella del cambiamento, il rilancio della Politica con la P maiuscola  del dibattito costruttivo fra le parti a prescindere dai colori politici di appartenenza,  confronto e democrazia partecipata dove i veri  protagonisti siano i cittadini e i politici gli esecutori della volontà popolare.