A Castel di Lama, rimpasto, allargamento della Maggioranza o solo Pd preterintenzionale?
Castel di Lama | Proprio sabato il cosiddetto Correntone, con in prima fila tra il pubblico il nostro vicepresidente della Provincia, Emidio Mandozzi, ha ribadito con il suo leader, oggi ministro, Fabio Mussi la sua posizione di forte criticità nel riguardi del Pd.
“Che il sindaco di Castel di Lama, Patrizia Rossini, abbia riunito i suoi fedelissimi per “procedere al varo del nuovo soggetto politico dello schieramento di centrosinistra” tratteggiando così “i lineamenti del neonato Partito Democratico” sinceramente oltre che alquanto singolare ci sembra piuttosto fuori luogo”. Si apre così la riflessione della Segreteria di Castel di Lama della Democrazia Cristiana per le Autonomie, il referente locale è Andrea Calvaresi.
“Le ragioni? – hanno spiegato i membri della Segrteteria -. Innanzitutto perché il nostro Sindaco farebbe probabilmente bene a prestare più attenzione agli ultimi sviluppi nazionali della tormentata formazione del partito democratico. Proprio in questi giorni alla Festa nazionale dell’Unità di Pesaro, dove forse il Sindaco si sarebbe dovuta recare invece di riunire estemporanei vertici di maggioranza. A Pesaro, infatti, avrebbe constatato come la sua improvvisa accelerazione alla formazione di un partito democratico è quantomeno non in linea con al sua attuale appartenenza politica, i Ds. Proprio sabato il cosiddetto Correntone, con in prima fila tra il pubblico il nostro vicepresidente della Provincia, Emidio Mandozzi, ha ribadito con il suo leader, oggi ministro, Fabio Mussi la sua posizione di forte criticità nel riguardi del Pd. Addirittura Mussi ha confermato come la Sinistra Ds non sarà comunque della partita. A Castel di Lama, invece, le cose a quanto pare stanno ben diversamente perché quello che per il ministro Mussi è “un partito preterintenzionale”, per il sindaco Rossini è “un partito neonato”.
“Ammettiamo però che la Rossini nel dedicare il vertice al Pd sia stata solo vittima di un eccessivo ottimismo. Quali i veri motivi del vertice? A che pro riunire una Maggioranza che a detta della Rossini non presenta frizioni al suo interno e dal summit di Ripatransone uscirà “fortemente ricompattata”? Nell’attesa di una precisazione del Sindaco (che intanto dal oltre venti giorni deve ancora rispondere sulle questioni dei parcheggi sognati dal suo assessore Zannoni, del registro delle unioni civili, della chiesa e del parroco di Piattoni, di InfoComune il giornalino d’apostolato politico, della rotatoria della trancollinare, e purtroppo anche dell’urbanizzazione di Via Trento), ci permettiamo di riferire alcune “voci” secondo le quali durante l’estate tutti i consiglieri della giunta Rossini, avrebbero rimesso nelle mani del sindaco il loro mandato, in vista di un grande rimpasto previsto, guarda caso, per metà settembre. Il summit di Ripatransone?
Sempre dando credito alle “voci”, non è che a breve s’assisterà al cambio di alcuni Assessori e contestualmente all’ingresso in maggioranza di alcuni componenti della “allineata e coperta” opposizione dell’Arcobaleno? Non ci sarebbe del resto nulla di cui meravigliarsi se si considera quanto silente sia stata finora l’opposizione e quanto ricorrenti siano stati gli ammiccamenti rivolti alla Rossini da parte di almeno 3 dei 5 componenti della Minoranza, che piuttosto avrebbe fatto bene a tutelare anche quella fetta di propri elettori stufi degli sprechi di denaro pubblico, stanchi di urbanizzazione e viabilità solo promessa, nonché estenuati da un traffico ed una sosta che richiedono interventi immediati”.
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10/09/2006
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