In occasione del terzo anniversario della ricorrenza degli eventi che hanno colpito New York e che ancora oggi scuotono la comunità internazionale, nella Cattedrale di Sant’Emidio è stata celebrata la Santa Messa.

 

Un incontro voluto fortemente dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco di Ascoli Piceno, dal Soccorso Pubblico e della Difesa Civile con l’intento di ricordare i tanti Vigili del Fuoco morti nel dare soccorso alla popolazione e per rinnovare la gratitudine a tutti colore che giornalmente prestano soccorso e mettono a repentaglio la propria vita.

 

Alla cerimonia erano presenti il prefetto della provincia di Ascoli Piceno Giuseppe Destro, i rappresentanti della Provincia, il Sindaco della città di Ascoli Piceno. Durante la cerimonia il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, l’ingegnere Felice di Pardo, ha fatto un discorso per ricordare per l’appunto i vigili del fuoco scomparsi e tutti coloro che oggi prestano servizio per aiutare le persone che sono in difficoltà.

 

La celebrazione si svolgeva nella Cattedrale di Sant’Emidio e nella contigua Piazza dell’Arringo i tamburini accompagnavano le figure coreografiche degli sbandieratori.

 

Il sindaco Piero Celani ha chiesto un minuto di silenzio, tramite gli altoparlanti esterni, creando così un’atmosfera suggestiva, tanto che l’interno della Cattedrale sembrava essere un tutt’uno con la contigua Piazza dell’Arringo.

 

“il mondo dall’undici settembre è cambiato ma gli uomini no – dice don Baldassarre Riccitelli – anzi da quella data è iniziata una lunga guerra”.

 

In questo lasso di tempo, spiega don Baldassarre, non c’è stato un dialogo ma bensì uno scontro dove l’uno vuole prevalere sull’altro. Quello che comunque addolora don Baldassarre è proprio la mancanza di questo dialogo tra l’oriente e l’occidente.

 

I vigili del fuoco di Ascoli Piceno celebrando questo evento diventano tutto un “corpo” con i vigili del fuoco francesi, americani ed hanno un solo scopo, difendere la vita.

 

“I fondamentalisti mussulmani strumentalizzano la loro religione, per far diventare il loro Dio come colui che premia chi fa queste guerre sante – dice don Baldassarre - è assurdo pensare che un Padre comune sia per noi cristiani cattolici, sia per i musulmani, sia per gli Ebrei (religioni rivelate, monoteistiche che hanno un unico Dio) permetta tutto questo”.

 

In questa giornata la comunità cattolica ascolana con grande apertura chiede dialogo tra le culture per riportare nel mondo più giustizia.