Il II° Corpo dArmata Polacco nelle Marche
Ascoli Piceno | Inaugurata dalle autorità cittadine il 3 settembre al Palazzo dei Capitani, la mostra fotografica che illustra 2 anni di vicende militari ed umane sul nostro territorio.
di Anna Laura Biagini
Resterà aperta al pubblico fino al 25 settembre la mostra che ripercorre attraverso delle fotografie, i due anni (1944-1946) di permanenza sul territorio marchigiano del II° Corpo dArmata Polacco. Lesercito alleato che inseguì i tedeschi e li costrinse alla ritirata e che poi rimase nelle Marche, stringendo profondi legami di amicizia e condivisione dei valori con il popolo italiano. La mostra è infatti dedicata al Tenente Generale Wladyslaw Anders, comandante del II° Corpo dArmata e ai suoi eroici soldati.
Oltre al sostegno della Regione Marche, del Comune di Ascoli Piceno e dellIstituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche, levento si avvale dellAlto Patronato del Presidente della Repubblica Ciampi.
Lallestimento delle immagini, che provengono dallArchivio Fotografico del Polish Institute and Sikorski Museum di Londra, è stato affidato a Giuseppe Campana, Beata Jackiewicz e Raimondo Orsetti. Lesposizione che occupa quattro sale, è suddivisa in tre sezioni. La prima raccoglie le immagini della conquista di Ancona da parte dellArmata, la seconda mostra lattacco alla Linea Gotica, lultima è dedicata ad immagini del dopoguerra.
Lidea fa parte del progetto Le Marche in guerra, ideato dalla Regione e dallIstituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche, con lintento di tramandare una pagina di storia del novecento che si inserisca nella più attuale tentativo di educazione alla pace. O come meglio spiega lassessore alla Cultura della Regione Solari nella introduzione al volume che illustra le foto, è unoccasione per ricordare quanto sia alto il prezzo della libertà riconquistata e come i valori della Resistenza, fondamento della Carta Costituzionale, siano un patrimonio essenziale di questa nazione e delle comunità locali sui quali costruire ed edificare la società delloggi e del domani, senza cadere nei tragici errori del passato.
Dopo essere stata esposta nelle tre pricipali città polacche (Varsavia, Czestochowa, Cracovia) dove ha riscosso molti consensi, la mostra ha toccato Loreto, Civitanova e Porto S. Giorgio, prima di arrivare ad Ascoli. Proseguirà poi litinerario in altri comuni marchigiani e concluderà dopo una tappa a Roma, nel capoluogo Ancona.
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11/09/2005
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