Sei mesi di reclusione con pena sospesa e sei mesi di interdizione dai campi da gioco per la sola squadra Ascoli Calcio, per Ezio Bachetti.

Questa la decisione del Giudice del Tribunale di Ascoli Piceno D.ssa Pietracci nel processo per direttissima in seguito all'arresto per gli scontri di domenica sera dinanzi lo stadio del Duca.

Il Bachetti, ascolano di 32 anni, era stato tratto in arresto dalla Polizia e accusato di resistenza a pubblico ufficiale e porto di mazza ferrata in occasione dell'incontro di calcio Ascoli- Genoa (non disputato) nella serata di lunedì.

Stamane si è tenuto il processo nel quale è stato mostrato il nastro registrato dalle Forze dell'Ordine che, in occasione degli scontri, avevano piazzato telecamere nei pressi dello Stadio. La ripresa nulla ha lasciato all'immaginazione e si è ricostruito, così, il momento dell'aggressione del giovane agli agenti in tenuta anti-sommossa.

Lo stesso Bachetti nel corso del procedimento ha ammesso di aver impugnato, seppur per poco tempo, il tondino di ferro e nella difesa l'Avv. D'Angelo ha sostenuto che il proprio assistito si fosse recato allo Stadio al solo scopo di riprendere gli scontri avendo portato con sé una telecamera che poi, durante la colluttazione, ha perso e che oggi non è ancora stata ritrovata. Il PM Dott. Pirozzoli ha chiesto per l'imputato la pena di 6 mesi di reclusione con sospensione e interdizione dai campi da gioco per un anno. La difesa, invece, ha sostenuto la causa di giustificazione della legittima difesa chiedendo l'assoluzione o il minimo della pena tenendo conto anche delle attenuanti generiche.

Il Giudice dopo circa dieci minuti in sala di Consiglio ha deciso per la condanna.

Al vaglio delle Forze dell'Ordine altri dieci nominativi di ultrà che potrebbero trasformarsi in altrettanti deferimenti.