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“In Art Special -Un’opera in sospeso”: l’arte al servizio della solidarietà

San Benedetto del Tronto | Domenica 9 settembre, presso lo chalet ristorante “Da Federico” di San Benedetto del Tronto, l’arte ha sposato la solidarietà in occasione di “In Art special -Un’opera in sospeso”.

di Elvira Apone

un momento della serata con Gunther Sanin, Fabio Rossato e Daniele Pozzovio

Domenica 9 settembre, presso lo chalet ristorante “Da Federico” di San Benedetto del Tronto, in occasione della serata “In Art Special -Un’opera in sospeso”, organizzata dall’associazione culturale Rinascenza con la direzione artistica di Annalisa Frontalini e con il patrocinio e il contributo dell’amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto, tante arti si sono messe a disposizione di un’importante iniziativa, in cui sono stati coinvolti scrittori, case editrici, librerie, amici e chiunque abbia voluto donare dei libri contribuendo, così, a un progetto di beneficenza a favore di un Nuovo Polo culturale di Camerino, in costruzione dopo il sisma che ha colpito il paese lo scorso anno. La consegna ufficiale degli oltre settecento libri raccolti ai referenti del polo culturale, alla quale è intervenuto il sindaco di San Benedetto del Tronto, Pasqualino Piunti, insieme al consigliere comunale e presidente della commissione Sanità del comune di San Benedetto del Tronto, Gianni Balloni, che tanto si è adoperato per la riuscita di questo evento, ha aperto una serata di alto livello e di forte impatto emotivo, sia per l’importanza del tema affrontato, sia per la varietà e la qualità degli ospiti.

Presenti tra il pubblico anche Donatella Ferretti, vice Sindaco e Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ascoli Piceno, Massimo Fazzini, Ispettore del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Ascoli Piceno, Giacomo Sciarra, consigliere dell’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale della sezione di Ascoli Piceno, Adriano Vespa, presidente della sezione di Ascoli Piceno dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), il dottor Fabio Apone, che ha favorito la cooperazione tra Rinascenza e i referenti del Nuovo Polo culturale di Camerino.

Un doveroso ringraziamento va a tutti gli sponsor che hanno dato il loro contributo alla realizzazione di questo incontro: Gate away-per vendere case a stranieri, BIM Tronto, Giocondi strumenti musicali, l’hotel La Palazzina, Antico Caffè Soriano, Chiara Costantini visual designer, Copy service, il pub Medoc e ovviamente il ristorante chalet Da Federico che ha ospitato l’intera serata.

Tante arti, dunque, dalla letteratura alla musica, dalla fotografia alla pittura, si sono incrociate e incontrate per poi prendersi a braccetto e camminare insieme sulla strada dell’aiuto e della solidarietà in occasione di questo evento in cui proprio l’arte, che è la più perfetta incarnazione della bellezza, si è messa al servizio di un progetto di grande sensibilità, grazie al quale è stato lanciato un forte messaggio di fiducia e di speranza, affinché dal sisma che ha colpito Camerino e tanti altri paesi della nostra regione, ancora doloranti per quelle ferite, si possa e si debba ripartire per una rinascita non solo materiale, ma anche morale e spirituale. E questa iniziativa, come ha messo in evidenza il sindaco Pasqualino Piunti, è lodevole non solo perché contribuisce a mantenere viva la cultura a San Benedetto facendo della nostra città “un’oasi culturale”, ma soprattutto perché sottolinea il ruolo di San Benedetto come città dell’accoglienza e dell’apertura verso tutti coloro che hanno vissuto drammi come questo. Sentiti e densi di commozione e gratitudine sono stati i ringraziamenti espressi dai referenti del Nuovo Polo culturale, il preside dell'istituto comprensivo Ugo Betti di Camerino, il professor Maurizio Cavallaro, e una delle responsabili e promotrici del progetto “Uno spazio per crescere”, la dottoressa Laura Soverchia, che hanno illustrato il programma che, grazie a una raccolta fondi avviata a dicembre 2016 con una delibera del Consiglio di Istituto dell'Istituto Comprensivo Ugo Betti e con il supporto della Onlus Associazione Raffaello, prevede la costruzione di una struttura permanente adibita ad aule didattiche durante l’orario scolastico e ad attività socio-culturali-ricreative nelle ore pomeridiane e serali che sorgerà nell'area del quartiere San Paolo dedicata alle scuole. Un nuovo e importante punto di riferimento, uno spazio dedicato alle attività scolastiche ed extra-scolastiche destinato a diventare un importante centro di aggregazione, di ritrovo e di socializzazione per tanti studenti e giovani del paese.

Di ricostruzione, e non solo, ha parlato anche il Direttore Vice Dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Stefano Zanut, che in questa occasione ha presentato il suo libro “Cronache dalle macerie. I racconti dei soccorritori in un mondo sottosopra.”(Nuova Dimensione editore), il cui ricavato dalle vendite andrà alla sezione AISM di Ascoli Piceno per un programma dedicato alla Sicurezza Inclusiva, del cui consiglio provinciale è membro l’architetto Elisabetta Schiavone, che ha dialogato con lui con garbo e competenza, mentre Gianluca Marinangeli, oltre ad aver coordinato e presentato l’intera serata con maestria e con la sua solita disinvoltura, padronanza e bravura, ha letto diversi brani tratti dal libro, coinvolgendo ed emozionando i presenti grazie alle sue notevoli doti interpretative e restituendo tutto il pathos di cui erano intrisi. Storie di soccorritori e di soccorsi durante i tremendi giorni del dopo terremoto in tanti paesi straziati da questa immane tragedia umana, raccontate attraverso le testimonianze di coloro che, con coraggio e abnegazione, hanno portato aiuto alle popolazioni. Ma la vita continua, deve continuare, a dispetto di chi, la vita, l’ha persa sotto le macerie e in virtù di chi, invece, è tornato a vivere grazie al silenzioso lavoro di queste persone ordinarie, ma, al tempo stesso, straordinarie. E se la vita va avanti, la ricostruzione diviene quanto mai necessaria, anche se difficile, perché, come Stefano Zanut ha spiegato, non ci sono solo i palazzi crollati da rimettere in piedi, ma soprattutto il tessuto sociale e umano, che non potrà più essere quello di prima.

E sempre di solidarietà e di vicinanza ai territori martoriati dal sisma si è discusso attraverso le splendide foto contenute nel libro fotografico “Il Jazz italiano per le terre del sisma”, cui hanno dato il loro prezioso contributo due tra i fotografi più illustri del panorama nazionale e internazionale, Paolo Soriani e Andrea Rotili, che l’hanno presentato al pubblico domenica sera, sottolineando quanto gesti semplici, ma concreti, possano essere di grande sostegno ai paesi colpiti dal terremoto. È così, infatti, che è nato questo progetto, attraverso cui moltissimi artisti, dal trenta agosto al due settembre, hanno riempito le strade e le piazze di Camerino, Scheggino, Amatrice e L’Aquila per portare, attraverso la loro musica, immortalata dagli scatti di fotografi d’eccezione, un segnale di condivisione e di compartecipazione.

Un augurio di resurrezione è stato anche fatto dal pianista Daniele Pozzovio, che ha dedicato a tutti i presenti alcuni brani tratti dal suo ultimo CD dal titolo quanto mai emblematico: “Resurrection”. Brani animati da un’energia espressiva e da un vigore compositivo in cui si sono mescolati e incontrati, proprio come le varie arti durante tutta la serata, elementi musicali e culturali diversi, riuscendo a spargere in mezzo all’uditorio i semi della vita che si rinnova e tracciando, con eleganza e finezza, nuovi sentieri di speranza, che hanno abbracciato tutti con la potenza di una musica che non conosce confini. E poi, in modo del tutto naturale, la musica ha ceduto il posto alla pittura di Assunta Cassa con la sua opera “Resilienza” e alla fotografia di Alessandra Mandozzi con il suo scatto "Vuoto a rendere ", che hanno saputo ricomporre, con sincerità e intensità, i tratti più puri e autentici del genere umano sofferente, trasformando l’emozione in materia, colore, forma.

Dopo la pausa conviviale, durante la quale è stata illustrata la mostra fotografica esposta appositamente per questo evento “Scappa curri, va’ a la scola” del fotografo Alberico Ceccarelli, in cui, alle foto scattate ai luoghi terremotati di Amatrice si integrano e si sovrappongono, con una spontaneità e una schiettezza disarmanti, i disegni fatti dai bambini della Scuola elementare del paese, il musicista Gunther Sanin, primo violino dell’Arena di Verona, insieme a Fabio Rossato al pianoforte e fisarmonica, hanno regalato al pubblico un concerto in cui si sono fusi, con grazia e raffinatezza, talento, virtuosismo, stile, passione e maestria. Ogni nota, che usciva dai loro strumenti, andava a formare un affascinante, nitido e pulito mosaico musicale, in cui ogni suono diveniva latore di una nuova e più intensa emozione e ogni vibrazione riusciva a ricreare un’atmosfera magica, dove l’armonia di melodie senza tempo si univa alla forza di una musica che ha toccato e risvegliato i cuori di tutti, perché la musica, quella vera, è vita.

E soprattutto alla vita, che non cede il passo alla morte, che non si arrende, che continua, a dispetto di tutto e di tutti, è stata dedicata questa serata, in cui l’arte si è messa al servizio della solidarietà, generando un connubio di straordinario spessore emozionale.

 

 

 

12/09/2018





        
  



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