Gubbio 2007 - Forza Italia: Il tempo del partito
Acquasanta Terme | La classe politica deve essere al servizio del Cittadino. Ma come si può essere al servizio del Cittadino se non lo si ascolta?
di Giuseppe Orsini

Gubbio 2007 - Hotel Ai Cappuccini - Sede del Meeting FI
La Scuola di Gubbio è arrivata alla sesta edizione: ho perso solo la prima. La partecipazione è crescente, ma qualche critica è inevitabile. Esempio: gli iscritti possono solo "assistere". Tralascio la cronaca: ne hanno parlato quotidiani e televisioni. Mi limito a fare considerazioni personali e costruttive su contenuti ed organizzazione.
Ne terrà conto il Coordinamento Nazionale di Forza Italia?
Considerazioni Siamo sicuri che i docenti di Gubbio (in genere "eletti") abbiano tutto da insegnare e nulla da imparare? Siamo sicuri che gli eletti dicano sempre la "Verità"? Vedi campagna tesseramento 2006: sono tutti tesserati convinti o qualcuno è precongressuale? E le analisi su risultati e prospettive territoriali, sono sempre reali? I simpatizzanti non hanno opportunità e spazio per dire la loro. Non solo a Gubbio. Il distacco degli "eletti" (alias "Casta") dagli elettori è marcato. Mi dicono sia un problema di tutti i partiti: magra consolazione.
Ma in Forza Italia, partito non ideologico ma di Valori, non dovrebbe accadere. Quanto dico, è confermato da Giulio Tremonti, Vice Presidente di FI e del Senato. A Gubbio Tremonti è stato intervistato da Maurizio Belpietro (il Giornale). Per comodità riprendo da "Politica - Lezione sulla politica". Giulio Tremonti scrive (a pag. 23): «Partire dai cittadini e sentire i cittadini. Caduti gli schemi ideologici, sono infatti loro che sempre più decidono in presa diretta». A pag. 10 aggiunge: «Per principio, i pubblici uffici non sono al servizio degli impiegati che ci lavorano, ma dei cittadini per cui gli uffici devono lavorare».
Giustissimo, aggiungo io. Allo stesso modo, la classe politica deve essere al servizio del Cittadino. Ma come si può essere al servizio del Cittadino se non lo si ascolta? Debbo dire - per amara esperienza - che sono inascoltati Cittadini e tesserati. Vedi le recenti Assemblee Comunali. Posso documentare. Ammesso che interessi a qualcuno, Coordinatori del Piceno e delle Marche compresi. FI non è un partito ideologico. Si basa su Valori, quali Libertà e Persona.
Tali Valori sono incompatibili con lo scollamento tra eletti ed elettori. Cito ancora Tremonti, che scrive (pag. 12): «Il modello sociale socialista trova la sua massima espressione nel "trasferimento" pubblico dall'alto verso il basso. E con questo abdica alla responsabilità. Aliena la persona, spingendola verso l'astrazione dello Stato provvidenziale. Il nostro modello sociale è nuovo ed alternativo proprio perché assume una forte e nuova caratterizzazione, insieme personale e comunitaria». Troppi dirigenti sono condizionati da vecchie ideologie e sete di Potere.
E' "La Casta". Chi è libero, non viene neppure ascoltato. Anche in FI. Purtroppo. L'idea di fondare il "Movimento Elia - Elettori liberi ed attivi" è nata a Gubbio/2006. La costituzione formale è avvenuta l'11 novembre 2006 ad Ascoli Piceno. Il Movimento Elia è nato per reagire al distacco tra "eletti" e "Cittadini". Tale è distacco ha perfino dato origine alle iniziative poco eleganti di Beppe Grillo.
Assenza.
A Gubbio 2007 c'era un grande assente (solo fisicamente, per la verità): Michela Vittoria Brambilla. Paragone (Libero), intervistando Schifani (capo gruppo dei Senatori azzurri) ha sollevato ripetutamente l'argomento, creando imbarazzo. Sarebbe stato opportuno organizzare a Gubbio un dibattito tra il Sen. Marcello Dell'Utri, fondatore dei Circoli Culturali, e la Signora Michela Vittoria Brambilla, Presidente dei Circoli della Libertà. Il dibattito, moderato da un giornalista mordace, sarebbe stato una vera lezione di politica. Ed un fiore all'occhiello per Gubbio 2007. Una occasione perduta. Purtroppo.
Osservazioni sulla organizzazione. Le differenti quote di partecipazione (con o senza pranzo) favoriscono soprattutto i giovani. L'età media dei partecipanti si è notevolmente abbassata. Buon indice. Purtroppo durante le conferenze c'è chi chiacchiera, telefona, legge i giornali, dimostrando scarso rispetto verso i relatori. E verso il pubblico. Spiace rimarcare che a recare disturbo siano soprattutto gli eletti. Sarebbe bene "presentare" i libri in orari "possibili", non alle 21,30, dopo una giornata che per qualcuno ha voluto dire ore di guida e, per tutti, ore di conferenze. Alla presentazione de "Il nuovo anticristianesimo" di René Rémond (relatori Gaetano Quagliariello, Sergio Belardinelli, Giovanni Orsina ed Eugenia Roccella), ad esempio, eravamo presenti solo qualche decina di . . . sopravvissuti, affamati e sitibondi di cultura.
Abbiamo lasciato Gubbio mentre arrivava Silvio Berlusconi. Per snob? Forse. Sicuramente per evitare il traffico del sabato sera e della notte bianca a Roma. Abbiamo ascoltato il suo discorso durante il viaggio di ritorno.
segretarionazionale@movimentoelia.org.
Ne terrà conto il Coordinamento Nazionale di Forza Italia?
Considerazioni Siamo sicuri che i docenti di Gubbio (in genere "eletti") abbiano tutto da insegnare e nulla da imparare? Siamo sicuri che gli eletti dicano sempre la "Verità"? Vedi campagna tesseramento 2006: sono tutti tesserati convinti o qualcuno è precongressuale? E le analisi su risultati e prospettive territoriali, sono sempre reali? I simpatizzanti non hanno opportunità e spazio per dire la loro. Non solo a Gubbio. Il distacco degli "eletti" (alias "Casta") dagli elettori è marcato. Mi dicono sia un problema di tutti i partiti: magra consolazione.
Ma in Forza Italia, partito non ideologico ma di Valori, non dovrebbe accadere. Quanto dico, è confermato da Giulio Tremonti, Vice Presidente di FI e del Senato. A Gubbio Tremonti è stato intervistato da Maurizio Belpietro (il Giornale). Per comodità riprendo da "Politica - Lezione sulla politica". Giulio Tremonti scrive (a pag. 23): «Partire dai cittadini e sentire i cittadini. Caduti gli schemi ideologici, sono infatti loro che sempre più decidono in presa diretta». A pag. 10 aggiunge: «Per principio, i pubblici uffici non sono al servizio degli impiegati che ci lavorano, ma dei cittadini per cui gli uffici devono lavorare».
Giustissimo, aggiungo io. Allo stesso modo, la classe politica deve essere al servizio del Cittadino. Ma come si può essere al servizio del Cittadino se non lo si ascolta? Debbo dire - per amara esperienza - che sono inascoltati Cittadini e tesserati. Vedi le recenti Assemblee Comunali. Posso documentare. Ammesso che interessi a qualcuno, Coordinatori del Piceno e delle Marche compresi. FI non è un partito ideologico. Si basa su Valori, quali Libertà e Persona.
Tali Valori sono incompatibili con lo scollamento tra eletti ed elettori. Cito ancora Tremonti, che scrive (pag. 12): «Il modello sociale socialista trova la sua massima espressione nel "trasferimento" pubblico dall'alto verso il basso. E con questo abdica alla responsabilità. Aliena la persona, spingendola verso l'astrazione dello Stato provvidenziale. Il nostro modello sociale è nuovo ed alternativo proprio perché assume una forte e nuova caratterizzazione, insieme personale e comunitaria». Troppi dirigenti sono condizionati da vecchie ideologie e sete di Potere.
E' "La Casta". Chi è libero, non viene neppure ascoltato. Anche in FI. Purtroppo. L'idea di fondare il "Movimento Elia - Elettori liberi ed attivi" è nata a Gubbio/2006. La costituzione formale è avvenuta l'11 novembre 2006 ad Ascoli Piceno. Il Movimento Elia è nato per reagire al distacco tra "eletti" e "Cittadini". Tale è distacco ha perfino dato origine alle iniziative poco eleganti di Beppe Grillo.
Assenza.
A Gubbio 2007 c'era un grande assente (solo fisicamente, per la verità): Michela Vittoria Brambilla. Paragone (Libero), intervistando Schifani (capo gruppo dei Senatori azzurri) ha sollevato ripetutamente l'argomento, creando imbarazzo. Sarebbe stato opportuno organizzare a Gubbio un dibattito tra il Sen. Marcello Dell'Utri, fondatore dei Circoli Culturali, e la Signora Michela Vittoria Brambilla, Presidente dei Circoli della Libertà. Il dibattito, moderato da un giornalista mordace, sarebbe stato una vera lezione di politica. Ed un fiore all'occhiello per Gubbio 2007. Una occasione perduta. Purtroppo.
Osservazioni sulla organizzazione. Le differenti quote di partecipazione (con o senza pranzo) favoriscono soprattutto i giovani. L'età media dei partecipanti si è notevolmente abbassata. Buon indice. Purtroppo durante le conferenze c'è chi chiacchiera, telefona, legge i giornali, dimostrando scarso rispetto verso i relatori. E verso il pubblico. Spiace rimarcare che a recare disturbo siano soprattutto gli eletti. Sarebbe bene "presentare" i libri in orari "possibili", non alle 21,30, dopo una giornata che per qualcuno ha voluto dire ore di guida e, per tutti, ore di conferenze. Alla presentazione de "Il nuovo anticristianesimo" di René Rémond (relatori Gaetano Quagliariello, Sergio Belardinelli, Giovanni Orsina ed Eugenia Roccella), ad esempio, eravamo presenti solo qualche decina di . . . sopravvissuti, affamati e sitibondi di cultura.
Abbiamo lasciato Gubbio mentre arrivava Silvio Berlusconi. Per snob? Forse. Sicuramente per evitare il traffico del sabato sera e della notte bianca a Roma. Abbiamo ascoltato il suo discorso durante il viaggio di ritorno.
segretarionazionale@movimentoelia.org.
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12/09/2007
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