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Mazzagufo: “il Comune di Grottammare mi ha solo danneggiato”

Grottammare | Dopo il rinvio a giudizio richiesto in relazione all’accusa di una presunta intesa tra il sindaco Merli, due dirigenti comunali ed il titolare della concessione di pesca turismo, a parlare è proprio Elvio Mazzagufo attaccando l’ente comunale a tutto tondo

di Stefania Serino

Il titolare del Fish, Sig. Elvio Mazzagufo

"Il Comune mi ha procurato solo guai" Questo è il commento più duro che quest'oggi ha rilasciato, in corso di intervista, Elvio Mazzagufo titolare della concessione di pesca turismo "Fish", il quale insieme al Sindaco Luigi Merli e ai due dirigenti comunali Giovanni Tosti e Marco Marcucci, è stato rinviato a giudizio a conclusione delle indagini portate avanti dal Pubblico Ministero della Procura di Fermo, dietro accusa di aver stretto un accordo per il rilascio della suddetta concessione.

Come risponde alle accuse di una presunta intesa tra Lei, il Sindaco Merli ed i due dirigenti per il rilascio della concessione?
"Innanzitutto mi preme sottolineare come io sia stato il primo in Italia a lanciare come proposta turistica quella della pesca turismo ovvero la possibilità per i turisti delle riviera di fare una piacevole esperienza in barca dove è anche possibile degustare il pescato.

Dopo aver ottenuto un riscontro alquanto positivo da tale iniziativa, acquistai nel 2003, con grande sacrificio, una barca molto più grande, ma che mi rese difficoltoso il lavoro per via di ingenti costi di manutenzione.

A quel punto mi rivolsi al comune di San Benedetto dove verbalmente fu bocciata la mia proposta di pesca turismo finalizzata anche alla ristorazione, a causa di un piano regolatore all'epoca non ancora modificato .
Successivamente mi rivolsi al comune di Grottammare, quando in carica vi era Massimo Rossi, attuale Presidente della Provincia: l'idea piacque, ma l'ex Sindaco ritenne opportuno aprire una gara affinché non si insinuasse il sospetto di possibili favoritismi (si ricorda che all'epoca la moglie del Mazzagufo, Sig.ra Maria Cristina Costanzo ricopriva la carica di vicesindaco nonché quella di assessore).

Vennero aperte due gare contemporaneamente, una per il progetto di pesca turismo, l'altra per un progetto di svago: a tali gare partecipammo solamente io ed il Sig.
Giancarlo Capriotti, aggiudicandoci poi la vittoria delle rispettive gare.
Quella della pesca turismo è stata l'unica concessione che è andata in gara d'appalto! Non solo, ma in questa storia il comune mi ha procurato solo dei guai.."

Perchè afferma che il comune dunque l'avrebbe solamente danneggiata?
"In primis, poiché mi hanno concesso di costruire solamente dalla seconda fila di palme in giù, dunque quasi a ridosso del mare, mentre sottolineo come le altre concessioni abbiano avuto l'opportunità di costruire a ridosso delle strade: proprio per questo ho dovuto adeguare alla costruzione, delle fondamenta particolari affinché la struttura avesse più stabilità, come ad esempio dei pali incamiciati amovibili che mi son costati ben 4.500,00 euro.

Ebbene, dopo l'inizio dei lavori, nel 2004, mi recai presso il comune di Grottammare poiché a fronte del regolamento sull'ittiturismo n. 293 del 1999, non del tutto chiaro poiché consente "la ristorazione a borgo e a terra", senza specificare in che ambito è permessa la ristorazione a terra (trattasi del Decreto del Ministero della Marina Mercantile n° 293 del 13 aprile 1999 "Regolamento. recante norme n materia di disciplina dell'attività di pescaturismo"), ritenni necessario il rilascio di una licenza di ristorazione".
L'Ufficio del Commercio nella persona del sig. Desiderio Croci, mi fece presente verbalmente che tale licenza non fosse necessaria stante la regolamentazione di cui sopra, per cui, benché avessi pronta la domanda per rilascio licenza, non la presentai".

A quel punto che accadde?
"A distanza di brevissimo tempo dall'inizio della mia attività, giunsero gli esposti e scoppiò il "caso Fish" e a quel punto, nel momento in cui mi rivolsi al comune, i politici si comportarono come Ponzio Pilato mentre i tecnici si chiusero a riccio".

Mazzagufo si difende sottolineando i disagi che a suo giudizio avrebbe subito da parte dell'Ente sollevando la domanda: "come avrei mai potuto essere stato aiutato se poi ho conosciuto solo guai? Questa è solo una bolla di sapone che presto si concluderà a mio favore".

 

12/09/2008





        
  



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