Rapina alla banca Toscana: arrestato imbianchino incensurato
Castel di Lama | Aveva inscenato una rapina perfetta se non fosse che, all'uscita della banca, si è tolto la calza e il cappellino che gli coprivano il volto ed è stato immortalato dalle telecamere di sorveglianza.
di Francesca Poli
Intorno alle ore 15.00 di ieri 12 settembre, un malvivente, dal volto coperto da un cappellino, occhiali da sole ed una calzamaglia da donna, ha fatto irruzione presso la filiale della Banca Toscana sulla Via Salaria di Castel di Lama dove, sotto minaccia verbale, si è fatto consegnare dalle due impiegati presenti la somma di circa 8.000 euro, fuggendo poi a bordo di una Alfa 146 di colore nero.
Sul posto sono intervenuti alcuni equipaggi della Squadra Mobile e della Squadra Volanti che, a seguito di articolate indagini basate sulla raccolta delle testimonianze delle persone presenti all'evento e sull'analisi delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza, hanno individuato l'autore del colpo: un imbianchino incensurato di 49 anni residente proprio a Castel di Lama.
In particolare l'arresto è stato possibile grazie alla collaborazione di un cittadino che, al momento della fuga del malvivente, ha annotato parte del numero di targa con cui lo stesso si è dileguato, ma, soprattutto, grazie al fatto che l'uomo, in base alle immagini registrate, è stato riconosciuto dagli uomini della Sezione Antirapine della Squadra Mobile.
Poco prima di uscire dall'istituto di credito, infatti, il rapinatore ha tolto la calzamaglia dal volto ed è stato immortalato nitidamente dalle telecamere.
Il fuggitivo è stato dapprima cercato vanamente presso la sua abitazione e infine, nella tarda serata di ieri, è stato rintracciato all'interno del centro commerciale di Città delle Stelle mentre mangiava una pizza in compagnia della moglie, assolutamente ignara di quanto accaduto nel pomeriggio.
Inizialmente l'uomo ha cercato di negare le sue responsabilità ma, quando gli agenti gli hanno fatto notare che indossava ancora le stesse scarpe utilizzate per il colpo, ha ammesso le proprie responsabilità, asserendo di aver commesso la rapina in quanto onerato da numerosi debiti.
E' stato proprio lui che poi ha fornito indicazioni per il ritrovamento del cappellino, degli occhiali da sole e della calzamaglia utilizzati per la commissione della rapina, oggetti di cui lo stesso si era disfatto gettandoli in un cassonetto non lontano dalla sua abitazione.
Nessuna traccia del bottino, invece, che a detta dell'arrestato era stato già utilizzato per pagare parte dei suoi debiti. Su questo aspetto sono in corso ulteriori accertamenti. Su disposizione del P.M. di turno, il dott. Carmine Pirozzoli, l'arrestato è stato condotto presso la locale Casa Circondariale.
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13/09/2008
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