Dalla Camera di Commercio di Ascoli, i rappresentanti delle corporazioni e gli imprenditori esortano la stampa affinché continui la campagna informativa, che ha preso avvio all’inizio di Settembre in tutta Italia, volta a sensibilizzare i cittadini affinché prediligano i prodotti locali. “Si è scelta Ascoli come città sede dell’incontro” spiega il Presidente della Confartigianato Marche Giuseppe Fortuna, “perché tra le province marchigiane è una delle più penalizzate dalla crisi. Ed è proprio da qui che vogliamo rilanciare il “Made in Italy”. Vogliamo che l’utente sappia quali sono i rischi di comprare bendati e quali i vantaggi dei prodotti locali: qualità garantita, prezzo secondo il valore del prodotto, etichetta, sicurezza, durata, assistenza e sostegno dell’economia”.

Ma non solo, “il vero valore aggiunto”, secondo il Presidente dell’Eurosportello Graziano Di Battista, “è la passione che i nostri artigiani-artisti mettono nella realizzazione di un prodotto mai uguale se non in qualità. Il consumatore sa, ma ora è il momento di mettere in atto delle scelte e favorire le imprese locali. Non guardare cioè solo l’estetica e il prezzo, ma alla pofessionalità che c’è dietro il prodoto. La difesa di quest’ultimo passa ovviamente dall’informazione”. Dello stesso parere il Vice-Presidente della Confartigianato provinciale De Angelis, che ricorda quanto il settore manifatturiero sia trainante nell’economia ascolana, “e da ciò la necessità di tutelarci” dice De Angelis, “imponendo dazi alle imprese estere. Altrimenti il “Ciclone giallo” costringerà molte imprese a chiudere, come sta già accadendo”.

A testimonianza della qualità dei prodotti marchigiani, l’intervento del Presidente dei Panificatori Enzo Mengoni, che consiglia di comprare là dove si produce e solo prodotti di stagione per quanto riguarda il settore alimentare, “perché l’artigiano” gli fa eco Di Battista, “è l’unico che stabilisce il prezzo basandosi solo sulla spesa necessaria a produrlo”.
“Questo non significa andare negli spacci aziendali” spiega il Presidente dei Calzaturieri Giuseppe Mazzarella, “ma consentire una vendita diretta, che faccia riscoprire al consumatore cosa significa comprare un prodotto di qualità, un prodotto che abbia come scopo principalmente la salvaguardia del consumatore”. Mazzarella è sfavorevole anche alla delocalizzazione delle imprese che producono all’estero e assemblano in italia, godendo così di un marchio “Made in Italy”, che in realtà non lo è al 100%.

Il Presidente Fortuna ricorda che la colpa non è tutta dell’euro, “poiché prima di tutto anche gli imprenditori sono cittadini, ciò che manca invece è la complicità tra artigiani e consumatori”. Da qui l’importanza di questa campagna che cade a proposito, perché proprio in questi giorni tornerà in Senato la proposta di legge per l’istituzione della tutela del “Made in Italy”, già approvata alla Camera. Il Presidente della Camera di Commercio ascolana Ennio Gibellieri rassicura sulla perfetta intesa con i senatori disposti a collaborare, ma insiste sul fatto che “solo con la concertazione di tutte le parti, compreso un consumatore responsabile e informato, sarà possibile contrastare la concorrenza”.