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Turismi sconvolgenti

San Benedetto del Tronto | "Per fortuna ci sono le forme innovative di turismo, quelle dette sconvolgenti."

di Giuseppe Malasorte



Che noia, il turismo in partenza per i sambenedettesi! Paradisi costruiti ad hoc, se si va lontani, sempre le stesse attese, quando si parte, sempre le stesse delusioni, quando i giorni passano. Si parte con mille programmi in testa, e poi si piega la stessa, alla realtà del resort, del traffico, dei ritardi dei treni. La vacanza può creare le stesse aspettative di una conversione e di una rigenerazione. Tra hobbies sportivi, tutti perseguiti con un rigore assoluto, interessi da coltivare, suggerimenti di agenzie, occasioni da non perdere, la vacanza si rivela molto più faticosa del tempo di lavoro. D’altronde il mondo è rovesciato e da molti anni, il periodo che spendiamo in lavoro e ricerca del reddito è inferiore al tempo cosiddetto “libero”. Purtroppo, in Italia, passiamo gran parte di questo tempo libero (5 ore il giorno a testa), davanti alla TV.

Per fortuna ci sono le forme innovative di turismo, quelle dette sconvolgenti. L’ex sindaco Martinelli, dopo aver fatto per la città più di ogni altro sindaco del passato, o forse più di tutto quello che gli ultimi 12 sindaci hanno fatto messi insieme, ha provato ad inaugurare la forma più innovativa di turismo che è di moda da qualche anno. I veri turisti non sono coloro che si trasferiscono in altri, ma coloro che si trasferiscono da uno schieramento politico all’altro. E’ una forma di turismo, nella quale il nostro paese è leader mondiale.

Nella legislatura 1994 – 1996, 250 deputati e senatori cambiarono casacca e si avventurarono nella visita di nuove formazioni. Nacque l’Agenzia “Avventure nel mondo parlamentare” a cui seguì la formazione di tour operator “Voltagabbana” e “I viaggi del ventaglio di posizioni politiche varie” Questo anno, dopo le elezioni regionali, il viaggio di moda è stato per alcuni mesi è stato un viaggio venduto come avventuroso, che si richiamava alla famosa ricerca del passaggio a Nord –Ovest che aveva appassionato i geografi del Settecento.

Il pacchetto si chiama “La ricerca del passaggio dal centro destra al centro sinistra”. In verità non era propriamente di buon auspicio il fatto che il famoso passaggio a Nord Ovest tra gli Oceani non esistesse, ma si sa, i turisti sono superficiali e si accontentano. Ora, nell’estate, è esplosa una nuova meta. Non più una ricerca di un passaggio, ma addirittura la scoperta di una nuovo continente. Da viaggiatori a scopritori. La prospettiva è stata appetitosa e le prenotazioni sono fiaccate sui banconi delle agenzie.

Tutti sanno che la parola Cina vuol dire il centro (del pianeta). In omaggio al paese orientale, il pacchetto si chiama “La scoperta del centro”, visto che se si fosse usato il termine filologica mente appropriato di “Cin”, molti turisti non avrebbero capito in quale direzione si dovesse andare e avrebbero potuto finire dalle parti di Rifondazione o di Alessandra Mussolini. Per ora il viaggio verso il centro è orientato versi piccole isole, collocate provvisioramente in continenti diversi: la terra di mezzo dell’Unione Decima Crociata (UDC), la penisola del Chersoneso d’Oro conosciuta come Promontorio dei Belli guaglioni, , per l’avvenenza fisica degli indigeni.

L’ex sindaco Martinelli, dopo essersi dimesso, si è giustamente preoccupato di come mettere a disposizione dei cittadini, il suo grande successo in relazioni umane, il suo spirito pratico nel non lasciar sfuggire nemmeno un’occasione per il bene della collettività (vedasi Bandiera Blu, Piano di bacino del Tronto e altre mille azioni fulminee che per modestia l’ex sindaco tralascia), la sua affabile autorità morale che lo ha fatto accostare, nei testi dei cronachisti, alla dolce capacità di persuasione del grande Kon Tfu Zu, meglio noto come Confucio).

Si è gettato nella scoperta del centro, ha cercato e trovato un’agenzia di viaggio ed ha fatto conoscere, come fece Cristoforo Colombo, il nome della meta, prima ancora di sapere dove si trovi: l’isola della lista civica. Si tratta di un’isola volante, dove, secondo Martinelli, dovrebbero abitare e convivere le etnie dei coltivatori di fiori famosi per le margherite e quella dei tifosi professionali, famosi, secondo Erodono, per il grido di incitamento al gladiatore unico, loro idolo. Il vantaggio del turismo politico verso le isole sconosciute che portano al continente del centro, è costituito dal fatto che, trattandosi di terre ignote, non si deve fare un programma.

Non è di buon augurio che per 1700 anni da Seneca fino a Capitan Cook, l’umanità cercò di scoprire un enorme continente che non c’era, dalle parti dell’Antartide. Già in Agosto, molti aerei che portavano i turisti, verso il Centro sono caduti. Per fortuna, sulla rotta del centro, anche nei disastri, nessuno muore o rimane ferito, al massimo tra i rottami si trovano i resti della mancanza di idee e di proposte. Ma nella lista delle vittime Martinelli non c’era. Forse il suo aereo non è ancora partito.

 

15/09/2005





        
  



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