Trillano anche a San Benedetto le campanelle che annunciano l'inizio dell'anno scolastico. Oggi, lunedì 15 settembre, migliaia di ragazzi si sono seduti nuovamente sui banchi di scuola: elementari, medie e superiori, bloccando la cittadina per qualche minuto, in attesa che i giovani entrassero negli istituti alla ricerca delle proprie aule.

Anche a San Benedetto l'inizio dell'anno scolastico, per certi versi, è risultato problematico. Come ad Offida, anche il liceo Scientifico "Rosetti" è in fase "lavori in corso" per un necessario ed urgente ampliamento dell'edificio. Questa mattina, nell'aula magna dell'istituto, il dirigente scolastico Silvia Fazzini, insieme con il presidente della Provincia Massimo Rossi, l'assessore all'Edilizia scolastica Ubaldo Maroni e il sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari, ha inaugurato l'inizio del nuovo anno scolastico salutando gli studenti e spiegando loro le motivazioni e la modalità dei lavori del liceo.

"Molte sono le cose che ci rendono soddisfatti di questo progetto. - specifica Rossi - Primo fra tutti è sicuramente il lavoro di squadra e il coinvolgimento di tutti in questo progetto: dai docenti, agli alunni, alle famiglie e soprattutto l'amministrazione comunale che, a tempo di record ha approvato tutte le pratiche. Sintomo, questo, di una voglia comune di riqualificare uno spazio prettamente dedicato alla cultura. Altra cosa che ci rende orgogliosi e desideriamo specificare è che la cittadinanza non ha pagato niente e non pagherà nulla per questa opera: i fondi sono stati ricavati dalla messa all'asta della vecchia caserma dei carabinieri di via Pizzi, che ci ha fruttato ben 2.600.000 euro, denaro sufficiente per il re-styling della scuola".

Lavori dunque necessari anche perché il numero di iscrizioni all'istituto sta aumentando di anno in anno. Inizialmente si era pensato addirittura di fare uno scambio di scuole: spostare l'ITC "Capriotti" nella sede del "Rosetti" e vice versa. Ma il numero delle aule non sarebbe stato comunque sufficiente. Così, con grande volontà e partecipazione di tutti, si è pensato di ampliare di ben 2.135 metri quadri l'edificio, ospitando 12 nuove aule di cui 2 speciali.

"E poi la novità in assoluto - spiega Rossi - è l'installazione di pannelli fotovoltaici, già attivi da maggio e 24 ore su 24, di potenza pari a 26,775 kW, che saranno controllati dall'interno dell'istituto mediante monitor che indicheranno la produzione, il risparmio in termini di petrolio e di kg di anidride carbonica immessa nell'aria".

I lavori dovrebbero concludersi nell'estate 2010 e senza ritardi, come ha assicurato anche l'assessore all'Edilizia scolastica Ubaldo Maroni: "Seicento giorni alla riapertura. Per il momento gli studenti entreranno nell'istituto attraverso l'entrata secondaria, in via Asiago, appena ristrutturata e messa a nuovo. Un grande ringraziamento va a tutti i tecnici nostri collaboratori che con noi hanno lavorato alla realizzazione del progetto: Gianni Ortenzi, Marco Trovarelli, Domenico Carboni, Mecozzi e Gianluigi Capriotti". L'assessore, in partenza per l'Africa, ha tenuto a specificare il motivo del suo viaggio: "Quest'opera risulterà meravigliosa non solo dal punto di vista urbanistico ed innovativo ma soprattutto perché l'8 per mille dell'edilizia scolastica è stato devoluto per la realizzazione di aule scolastiche in Etiopia e la prossima settimana consegnerò le chiavi della nuova scuola a quei ragazzi".

"Debbo ringraziare l'Amministrazione provinciale che, soprattutto nel campo dell'edilizia scolastica, sta facendo davvero un bel lavoro - ha commentato il sindaco Gaspari - Creare una struttura idonea allo studio è determinante per il miglioramento del sistema scolastico perché se un luogo è accogliente, si produce di più e meglio. Inoltre questo servirà a far capire a molti che il cambiamento non deve essere visto per forza come una cosa negativa: il cambiamento di questo istituto è una scelta positiva che porterà migliorie in tutti i settori, sia urbanistici che scolastici".