La levata di scudi da parte dell’area intransigente dei cattolici, dopo le dichiarazioni di Romano Prodi che si e' detto favorevole a una regolamentazione legislativa in favore delle coppie di fatto attraverso i Pacs ci sembra fuori luogo, deviante e in qualche caso anche strumentale. Il leader del centrosinistra è stato addirittura accusato di “deriva zaparetista”, mentre, per rimanere in casa spagnola fu proprio il governo di centro destra di Aznar a regolamentare i Pacs .

La durissima reazione dell'Osservatore romano che ha addirittura accusato Prodi di "cercare voti lacerando la famiglia" ci sembra una vera e propria ingerenza nella vita politica italiana che pensavamo ormai appartenere al passato. La meraviglia più grande e che si faccia scandalo su un tema come le unioni di fatto che non riguarda soltanto le coppie gay, ma riguarda tutti i cittadini italiani. Sorprende che lo faccia Follini che è un osservatore attento della politica ma invece proprio non si capisce perché lo faccia Mastella, perché nella dichiarazione che noi dello SDI e le altre forze politiche abbiamo fatto e che deve essere firmata alle primarie c'é un riferimento esplicito alle unioni di fatto.

Credo che chi rifletterà sulla questione più attentamente capirà che su questo aspetto c'è un ampio consenso di tutti i cittadini soprattutto quelli che valutano la crisi economica che ostacola di fatto le unioni. E’comprensibile l'esigenza di Mastella di ritagliarsi una propria visibilità - ma mi pare assolutamente fuori luogo l'esasperazione di accenti polemici all'indirizzo di Prodi, che si è limitato a riconoscere l'esigenza di disciplinare le unioni di fatto che sono un fenomeno socialmente diffuso e rilevante, specie per i profili che attengono ai rapporti economici e patrimoniali tra i soggetti e all'esigenza di tutela giuridica e sociale, come recita la Costituzione, dei figli nati fuori dal matrimonio".

La proposta di Prodi ha trovato ampio consenso tra i socialisti che nei mesi scorsi avevano presentato una proposta di legge sulle coppie di fatto alla Camera con Enrico Buemi e al Senato con Roberto Biscardini. Una normativa specifica per le coppie di fatto, di sesso diverso o di ugual sesso, purché maggiorenni è una necessità che deve essere rapidamente soddisfatta se viviamo in un paese civile. Questo processo di riforma legislativo, attraverso una legge che non ha nessuna influenza nel determinare i comportamenti sessuali ed affettivi dei cittadini, è un necessario strumento di tutela dei diritti e degli interessi di quanti convivono, per le ragioni più diverse.

Bisogna affrontare il problema e non rimuoverlo,una tale apertura è un dovere oggi di tutti quanti hanno il compito di promuovere un sistema dei diritti non unilaterale e culturalmente conservatore. Per poi scendere, anzi in questo caso precipitare, alla nostra realtà politica riteniamo quantomeno curioso che il Presidente di AN Gianfranco Fini dichiara che è giusto rimuovere ogni eventuale discriminazione che possa negare i diritti individuali e personali dei cittadini mentre il Consigliere Castelli si scaglia contro un’iniziativa della Provincia tesa solo a dare un segnale di civiltà e di crescita culturale. Noi socialisti siamo molto soddisfatti del passo, non facile in Italia, compiuto da Prodi e dall’impegno che la Giunta Rossi sta perseguendo anche nella direzione della crescita civica e culturale del nostro territorio

*’assessore SDI