Energia e competitività: le proposte di Confindustria.
Colli del Tronto | Prezzi concorrenziali e quantità adeguata di energia sono i presupposti per lo sviluppo del sistema industriale. Investimenti necessari, nel rispetto dellambiente.
di Stefania Mistichelli
La disponibilità di energia elettrica e la liberalizzazione del settore come strumenti per aumentare la competitività del Paese: questi gli argomenti al centro del seminario organizzato da Confindustria ieri pomeriggio al Casale di Colli del Tronto.
Allapertura dei lavori, affidata dal presidente di Confindustria Marche Maria Paola Merloni, è seguito lintervento del presidente dellAssociazione degli Industriali di Ascoli Piceno Adriano Federico, che ha espresso sullargomento il punto di vista del consumatore industriale.
Alberto Biancardi, Direttore del Nucleo Public Utilities Confinustria, ha avuto il compito di spiegare le proposte di Confindustria. Il problema nel nostro paese è legato al fatto che le imprese italiane pagano lenergia elettrica e il gas naturale più che negli altri paesi industrializzati, e questo nuoce irrimediabilmente alla competitività. spiega Biancardi Ridurre i prezzi significa aprire alla concorrenza i settori dellenergia. Per consentire alle imprese di disporre di energia a prezzi competitivi, bisogna trovare un mix equilibrato di politiche di breve, medio e lungo termine.
Le tre tipologie di azioni che Confindustria chiede a questo proposito sono: misure che facilitino al concorrenza nei settori energetici; iniziative che agevolino gli investimenti (ad es. nuove centrali di produzione); misure di carattere transitorio che permettano alle imprese di disporre di energia elettrica a prezzi simili ai loro concorrenti esteri. Per far questo però occorre una regolamentazione chiara, semplice, stabile ed una tempistica programmata per gli investimenti, necessari soprattutto nel settore del gas naturale. Certamente in mercato liberalizzato continua Biancardi diventa fondamentale la qualità del servizio. A questo proposito la Confindustria sta collaborando con Aeeg e Enel Distribuzione".
La tavola rotonda, che ha raccolto e discusso tali riflessioni, ha coinvolto gli operatori del settore: Massimo Romano (Direttore Affari Istituzionali Enel), Umberto Quadrino (presidente Edison), Raffaele Tognacca (Amministratore Delegato Egl Italia), Alex Sorokin (Direttore Interenergy) e Luca DAgnese (Amministratore Delegato Grtn). Questo ultimo, in riferimento ai problemi legati alla costruzione di nuove linee elettriche, auspica una rinnovata concertazione con la Regione e gli Enti Locali, utile per superare il gap esistente tra pianificazione elettrica e pianificazione territoriale/ambientale, e lintroduzione della Valutazione Ambientale Strategica. La situazione marchigiana è infatti molto critica a causa di una linea di distribuzione ormai obsoleta e della mancanza di investimenti per ammodernarla. A questo proposito il 30 giugno 2005 è stato siglato un protocollo dintesa tra la Regione Marche e il GRTN. Tra gli interventi prioritari di sviluppo nella nostra regione cè la costituzione della nuova linea a 380Kv Fano-Area Macerata, che coprirà circa 90km.
A seguire non poteva mancare il punto di vista delle istituzioni: a rappresentare lautorità nazionale il Vice Ministro dellEconomia Baldassarri; sono seguiti gli interventi di Tullio Maria Fanelli (Commissario autorità per lenergia elettrica e il gas), del dott. Costa (responsabile economico regione marche) che ha fatto le veci del presidente Spacca e del presidente della Provincia Massimo Rossi.
Nelle conclusioni Emma Marcegaglia, Vice Presidente per limpresa e il Territorio Confidustria, ha auspicato che un tema così complesso come quello energetico venga affrontato attraverso una Politica sistemica e di lungo periodo ed una normativa affidabile e stabile, condizioni indispensabili per aumentare la competitività del paese e migliorare la qualità della vita della comunità.
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17/09/2005
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