Riprende per il quinto anno l'attività del 'Gruppo di studio psicoanalisi lacaniana', gruppo fondato nel 1999 a Grottammare, e da allora coordinato da Franco Lolli (psicoterapeuta, psicoanalista, membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e della Associazione Mondiale di Psicoanalisi, nonché membro del comitato di coordinamento dell'Antenna del Campo Freudiano di Ancona e responsabile del servizio di Psicologia Clinica presso l'Istituto 'S. Stefano' di Porto Potenza Picena).

Gli 'incontri del martedì' saranno dieci nel corso del 2003-2004 e si svolgeranno tutti presso la sala 'La Clessidra' di via Cairoli 36 a Grottammare, con inizio alle 21,15. Come ogni anno si tratterà di studiare un testo della produzione di Jacques Lacan (1901 - 1981), seguendo un tema conduttore.

Il tema di quest'anno è 'la psicoanalisi incontra la filosofia' con particolare riferimento all'opposizione 'imperativo categorico/imperativo al godimento' e il testo Kant con Sade. Primo appuntamento il 30 settembre. Poi un martedì al mese da novembre (4/11; 2/12; 20/1; 10/2; 9/3; 30/3; 20/4; 11/5; 8/6). Gli incontri sono finalizzati allo studio ed hanno carattere teorico e non clinico. Non c'è bisogno di iscrizione e l'ingresso è libero.

Nella prima parte dell'anno, poi, si terranno quattro seminari di approfondimento, pure a partecipazione libera, il sabato alle 10, presso la sala Kursaal, con relatori di prestigio nazionale e mondiale, tutti docenti universitari.

Primo appuntamento sabato prossimo, 20 settembre. Fabio Galimberti (psicologo, psicoanalista, aderente alla Scuola Lacaniana di Psicoanalisti e della Sezione Italiana della Scuola Europea di Psicoanalisi) parlerà sul tema "Da Kant a Sade".

L'11 ottobre Mariela Castrillejo (psicoanalista, membro della Sezione della Scuola Europea di Psicoanalisi, collaboratrice alle attività dell'Antenna del Campo Freudiano di Venezia) parlerà di "Il SuperIo: dal 'tu devi' al 'tu devi godere'".

Il 25 ottobre "Il male e la sua banalità" sarà il tema trattato da Giovanni Mierolo (psicologo, psicoanalista, membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e della Associazione Mondiale di Psicoanalisi, Giudice Onorario presso la Corte di Appello di Torino, membro dell'Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia).

Chiusura il 22 novembre con un incontro dal titolo "Lacan e la filosofia" con Massimo Recalcati, star dell'intero ciclo di incontri: psicoanalista, AME ('Analyste Membre de l'École': in Italia ce ne sono 9, nel mondo 60) della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e membro della AMP (Associazione Mondiale di Psicoanalisi), docente all'Istituto Freudiano e direttore della sede milanese, responsabile della Sezione Clinica del Campo Freudiano di Milano dal 1995-1996, autore di una decina di libri sulla piscoanalisi.

Fra le principali linee guida del lavoro di Lacan c'era il ritorno a Freud (1856 - 1939) e alla sua 'scoperta' di un soggetto dell'inconscio, diverso da quello della coscienza. Il soggetto cosciente è sempre cosciente di qualcosa: nel caso dell'auto-coscienza, il soggetto si sdoppia. Un soggetto auto-cosciente (l'uomo) non è il vero titolare dei propri desideri, che provengono invece da un'altra scena, quella dell'inconscio. Ma quest'ultimo non è concepito da Lacan come il regno del caos: l'inconscio è invece strutturato come un linguaggio (il linguaggio così come era stato descritto da Saussure). Lo studio dell'inconscio avviene pertanto attraverso i simboli che ne provengono. Ccosì, nella psicoanalisi lacaniana si tende a prestare maggiore attenzione a come la persona parla piuttosto che al contenuto di ciò che dice.