La Torre dei Gualtieri di San Benedetto del Tronto
San Benedetto del Tronto | La Torre dei Gualtieri: passato, presente e futuro.
di Elvira Apone
Una suggestiva immagine della Torre dei Gualtieri
Sto parlando della torre dei Gualtieri, che si affaccia dal belvedere del paese alto di San Benedetto, divenuta uno dei principali emblemi cittadini, oltre che preziosa testimone della storia e del percorso evolutivo della città. Per diverso tempo, si credette erroneamente che fosse stata costruita nel XII secolo, quando, cioè, il vescovo di Fermo Liberto concesse alla famiglia dei Gualtieri terra sufficiente per edificare un castello e tutto ciò che vi era connesso, compreso un eventuale torrione di avvistamento e di difesa, funzione che questa torre svolse per lungo tempo.
Sembra evidente, infatti, che dall'edificio si potesse vigilare su un vasto tratto di costa che da San Benedetto arrivava fino a Cupra Marittima, dato che il mare era spostato di circa 500 metri e non vi erano costruzioni che impedivano la vista. In realtà, però, diversi storici sono concordi sul fatto che la torre, indiscusso punto di riferimento per i marinai che si trovavano in alto mare, risalga, invece, alla metà del XV secolo, mentre l'ingresso, ancora visibile, sebbene fosse a un dislivello di circa sei metri rispetto a quello attuale, sarebbe stato realizzato nel corso dei secoli XVI e XVII.
Costruito completamente in laterizio, il torrione, ribattezzato confidenzialmente dai sambenedettesi "Lu Campanò", ha una pianta esagonale schiacciata a forma di nave, con la prua rivolta a est e la poppa verso ovest; è alto circa venti metri, ogni lato è lungo cinque ed è ornato da una merlatura effettuata durante i lavori di restauro affidati nel 1901 all'architetto Giuseppe Sacconi. L'interno è diviso in quattro distinti livelli, ciascuno con copertura a volta, ed è tutt'oggi visitabile. Suggestivo è il meccanismo dell'orologio che, attraverso un sistema di contrappesi, trasmette l'impulso a battere le ore alle campane collocate sulla cima della torre.
E proprio dalla sommità di questa splendida costruzione si può godere di una magnifica vista sulla città, e dalla città sottostante, di contro, si riesce a cogliere con lo sguardo, anche al buio, grazie all'illuminazione notturna, la singolare sagoma di questo edificio, che per i sambenedettesi rappresenta e ha sempre rappresentato un intenso legame con il proprio passato e con le proprie radici, un legame, però, sempre attuale, vivo e tangibile.
E per me, sambenedettese di adozione, il torrione del paese alto è divenuto ormai il simbolo di una nuova vita, cominciata più di quindici anni fa in questa pittoresca cittadina a misura d'uomo, che sto imparando ad amare e con la quale, giorno dopo giorno, sto instaurando un rapporto sempre più profondo e duraturo.
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18/09/2014
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