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Palla col bracciale, la squadra maceratese va in semifinale

| MACERATA - La squadra maceratese, presentata venerdì scorso in una conferenza stampa in Comune in occasione della storica ricostituzione dopo quarant’anni di assenza, non sarà però sola.

Domenica buona affermazione della squadra maceratese di palla col bracciale. La compagine cittadina, col triangolare svoltosi nello sferisterio di Mondolfo con le due rappresentative locali, guadagna l’accesso alle semifinali del campionato italiano 2006 di palla col bracciale.

La squadra maceratese, presentata venerdì scorso in una conferenza stampa in Comune in occasione della storica ricostituzione dopo quarant’anni di assenza, non sarà però sola: a contendergli il titolo di campione d’Italia ci saranno Mondolfo I, Treia, Vignola, Faenza e Santarcangelo di Romagna.

In occasione delle semifinali, che si svolgeranno sabato prossimo (23 settembre) alle 14,30 e domenica alle 9,30 e alle 14,30 nello sferisterio di Santarcangelo di Romagna, le sei squadre saranno divise in due gironi da tre compagini ciascuno. Le prime due classificate di ogni girone si contenderanno la vittoria nella finale di domenica (24 settembre) delle 16,30. La formazione campione d’Italia sarà premiata a Roma con un’apposita cerimonia.

La squadra maceratese è formata Luca Crescimbeni, Corrado Speranza (entrambi anche organizzatori della squadra) Michele Caracini, Nazareno Crescimbeni, Claudio Speranza, Federico Iafrate e Nicola Pettinari. Ad accompagnarli, i dirigenti Emo Sparvoli e Viscardo Rosetti, quest’ultimo storico campione italiano con la rappresentativa cittadina del 1959.

Come noto, il team è il prodotto della sinergia della città di Macerata col comune di Treia, dal quale provengono e nel quale si allenano i giocatori. Grazie a questa operazione, Macerata torna alle competizioni nazionali di palla col bracciale dalle quali mancava da quasi quarant’anni.

L’obbiettivo, ora, come ha sottolineato il consigliere comunale con delega allo sport Alferio Canesin, “è far tornare la cultura di questo sport in città partendo innanzitutto dalle scuole”, per garantire la sopravvivenza di quello che non è solo un gioco, ma un pezzo di cultura maceratese.

18/09/2006





        
  



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