"È da mesi che si parla di "Ballarin", sembra di aver fatto un tuffo nel passato, quasi fosse tornato di moda, purtroppo però non per le gesta di coloro che lo hanno calcato, regalandoci momenti indimenticabili e gli anni più entusiasmanti per la nostra piccola e gloriosa "Samb"; quanto sopratutto per una sua possibile riqualificazione, legata ad un investimento della "Fondazione Carisap", che sembra improvvisamente sfumare per una serie di cavilli burocratici che non sto qui ad indicare e che non sta a me giudicare". Così inizia la presa di posizione del Consigliere comunale della "Lista Martinelli" Pierluigi Tassotti sul ‘Caso Ballarin'.

"È quanto mai stucchevole, invece, il rimbalzo di accuse e responsabilità che si rincorrono in questi giorni - continua Tassotti - e che allontanano il cittadino dal vero nocciolo del problema, quello cioè che probabilmente ci sta sfuggendo un'occasione unica e credo irripetibile per riqualificare un'area strategica della nostra città, da molti, troppi anni dimenticata da tutte le amministrazioni, non foss'altro per l'ingente intervento economico che vi si dovrebbe produrre".

"Auspico e nel mio ruolo di consigliere comunale farò il possibile a che ciò avvenga, che il buon senso prevalga - valuta l'esponente della Lista Martinelli - anche perché oltretutto ci troviamo di fronte ad una di quelle tematiche o meglio problematiche, che dovrebbero in ogni caso accomunare e non dividere, chi poi si troverà a dover decidere sul futuro dei prossimi decenni".

"Potremmo discutere all'infinito su quello che farci o come utilizzarlo - conclude Tassotti - ma perdere quest'opportunità significherebbe per la nostra comunità, mantenere un rudere pieno di bei ricordi ma vuoto di servizi, pericoloso e poco fruibile per le prossime generazioni, alle porte di una città che parla di turismo e programmazione e poi si arena tra un cumulo di carte bollate e inutili, velenose polemiche".

Intanto - mentre si attende a breve un decisivo faccia a faccia tra il Sindaco Gaspari ed il Presidente Marini Marini - fonti interne alla Fondazione Carisap lasciano intendere che l'ingente somma indicata dall'Ente per la realizzazione del progetto firmato Tschiumi - 10milioni di euro - scaturirebbe da un mutuo ipotecario che la Fondazione ascolana accenderebbe una volta acquisita la proprietà dell'area.

"Se l'operazione dovesse andare in porto, cosa sulla quale abbiamo seri dubbi, è dunque chiaro che la Fondazione non regalerà neanche un centesimo alla città, ma farebbe una vera e propria speculazione", afferma il Capogruppo consiliare di Forza Italia Bruno Gabrielli.

Non è difficile notare come per il recupero del Caffè Meletti ad Ascoli e del Museo Fazzini di Grottammare o per la realizzazione dell'Auditorium di Amandola la Fondazione ha investito denaro contante. Cash. Senza ricorrere a mutui bancari. "Come mai per San Benedetto si ha un atteggiamento diverso?" si chiede l'azzurro che continua: "Auspico un atteggiamento meno volto alla speculazione economica e più orientato all'aspetto umano e sociale della città".

Gabrielli infine lancia un appello ai consiglieri della Fondazione provenienti da San Benedetto: "Sappiano farsi portavoce delle esigenze della città, svincolandosi dalle logiche imprenditoriali". Come a dire: andate dove vi porta il cuore...e non il portafoglio.

Gabrielli chiede di non fossilizzarsi sull'ipotesi Ballarin ed iniziare a guardarsi intorno per individuare altre aree che necessitano di un rilancio. Si torna a parlare dell'arena del ex Campo Europa. Un'idea già espressa alcuni giorni fa da molti Consiglieri Comunali del Pdl. Invece è di oggi la proposta di un forte investimento per il definitivo recupero e rilancio della Palazzina Azzurra: "Un forte investimento della Fondazione - conclude Gabrielli - potrà essere utile per far tornare la Palazzina un punto di riferimento turistico a livello nazionale".