Di seguito la nota inviata dal Consigliere Regionale (AN) Guido Castelli in merito alla privazione del servizio zooprofilattico nella futura provincia di Ascoli Piceno.

La costituzione effettiva della nuova provincia di Fermo provocherà a carico del Piceno un pregiudizio specifico nel campo veterinario. Un danno ulteriore che andrà ad aggiungersi alle molteplici conseguenze negative che lo sbriciolamento della provincia già sta determinando. Raccolgo volentieri, in questo senso, la segnalazione dal consigliere comunale Roberto Allevi il quale ha posto per primo il "caso zooprofilattico".

Non è pensabile, in effetti, che quella di Ascoli risulti l'unica provincia marchigiana a non essere dotata di una sezione dell'Istituo Zooprofilattico. E ciò a dispetto perfino della vocazione agro-alimentare del territorio Piceno che, tra l'altro, alimenta i 2/3 delle attività della sezione fermana dello zooprofilattico.

Insomma, siamo dinanzi all'ennesimo paradosso marchigiano: si centralizzano su Ancona risorse e servizi mentre l'area più fragile e periferica della Regione viene abbandonata a sé stessa.
Nel caso dello zooprofilattico, tuttavia, la disparità assume caratteri davvero parossistici che meritano un'inversione di rotta immediata.

In questo senso ho presentato un'interrogazione urgente a Spacca per chiedere chiarimenti sulle reali intenzioni della Regione rispetto all'articolazione futura dell'Istituto Zopprofilattico.
Attraverso la mia iniziativa, che sottoporrò anche al vaglio dell'Assessore delegato al Piceno Sandro Donati, intendo favorire la costituzione di una sezione picena dello zooprofilattico.

Qualora l'interrogazione non dovesse sortire gli esiti auspicati depositerò una proposta di legge regionale da discutere in consiglio. Se dovessi essere costretto ad agire in questo senso chiederò a tutti i consiglieri regionali eletti nel collegio piceno di sottoscrivere la proposta di legge.