Riceviamo e pubblichiamo il comunicato inviato dalle Segreterie Provinciali CISL e FIT/CISL, nelle persone di Antonio Angelini e Mauro Vallorani, sulla discussione aperta a proposito del deposito della Start in Via Calatafimi.

In merito al dibattito che si è sviluppato sulla stampa relativo al deposito degli autobus della START di via Catalafimi, intendiamo dare il nostro contributo affinché si possa fare piena chiarezza sull'argomento evitando tante inesattezze e strumentalizzazioni che abbiamo riscontrato e che si possano meglio valutare quali siano gli interessi collettivi prevalenti, e chi debba farsi carico di tale responsabilità.

Tale deposito ha la funzione di far sostare i mezzi il più vicino possibile al capolinea (stazione FS), in sostituzione del vecchio deposito di via Dari, che per scelte non condivisibili è stato alienato a favore della speculazione edilizia, piuttosto che attrezzare l'area per una autostazione.

Il deposito di via Mamiani (Ragnola) individuato come sostitutivo si è dimostrato insufficiente per tutti i mezzi oltre che oneroso per il trasferimento a vuoto degli autobus da e per la stazione ferroviaria. Per una città come S. Benedetto, con livelli di inquinamento estremamente elevati, non giova certamente avere 33 autobus al giorno in più che attraversano a vuoto l'intera città.

Appare inoltre alquanto singolare che un'area per decenni abbandonata, occupata esclusivamente da rovi, erbacce, e quant'altro, non sia mai stata in precedenza individuata e rivendicata per attrezzarla al servizio del quartiere.

La pur giusta richiesta dei cittadini residenti nei pressi del suddetto deposito di via Catalafimi, va assunto in un'ottica di interesse più generale, e a tal proposito abbiamo da tempo indicato la soluzione possibile, coinvolgendo il Comune di S. Benedetto e la START affinché si avviino il più rapidamente possibile i lavori per realizzare un deposito con autostazione nell'area già individuata ed adiacente la stazione ferroviaria che consentirebbe di liberare l'area di via Calatafimi, e di rimuovere il blocco che stìistematicamente si realizza di fronte alla stazione con i notevoli e ben noti disagi per tutti i cittadini ed i viaggiatori.

Considerato che il Comune di S. Benedetto del Tronto appare sensibile ai temi del trasporto pubblico, visto che per la prima volta si è dotato di un Assessore ai trasporti, tra l'altro molto attento ai problemi connessi a tale suo ruolo, nonché alle tematiche ambientali, auspichiamo che con sollecitudine si intervenga su questo argomento.

Argomento analogo a quello affrontato ad Ascoli, con la Provincia, il Comune e la START, che ha individuato un'area adiacente la stazione ferroviaria, che la Provincia ha già acquisito e l'Assemblea dei Soci della START ha deliberato in locazione della stessa.

Per quanto detto riteniamo auspicabile che piuttosto che esternarte sulla stampa, in maniera strumentale, pezzi del problema, sarebbe più utile ed opportuno privilegiare il fare dall'apparire e sollecitare le Istituzioni e gli altri soggetti di rappresentanza ad istituire tavoli specifici dove si possano discutere e risolvere i problemi, ciascuno assumendosi le proprie responsabilità.