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Si è chiuso il Convegno sulla Protezione Civile

| ANCONA - Bertolasso rassicura Spacca sui fondi della ricostruzione ed elogia le Marche. Critiche al condono edilizio ma per il capo della Protezione Civile può essere utile.

Con la Tavola rotonda con i rappresentanti di tutti i livelli istituzionali e i Vigili del Fuoco, si è chiuso il Convegno sulla Protezione Civile.

E' stato ribadito che i Comuni sono il fulcro e  le competenze della Protezione civile sono trasversali: devono riguardare le emergenze, ma sempre di più la previsione e la prevenzione, assicurando adeguate risorse; coinvolgono tutti i livelli di governo; devono esserci regole precise ("non sempre si capisce chi deve fare cosa", il capo dei Vigili del Fuoco del Ministero degli Interni, Mario Morcone) e professionalità, che si acquisisce con formazione e esercitazioni, ha detto il vice-presidente Gian Mario Spacca, ma deve essere animata dalle "virtù": se "l'obiettivo è la sicurezza dei cittadini, devono scendere in campo energia, pazienza e umiltà", ha sottolineato. E' quindi emerso con forza il ruolo della persona, il suo spirito di servizio perché, di fronte all'emergenza i "cittadini sono fragili" (Forte Clo, vice presidente UPI nazionale).

Spacca ha chiesto al Governo che garantisca, nella prossima Finanziaria, le risorse per concludere l'opera di ricostruzione, che sono mancate nell'ultima e ha sottolineato anche che c'è la necessità di prorogare lo stato di emergenza, anche per non perdere alcuni benefici di leggi che incentivano le attività produttive. Così pure c'è il noto infrastrutture, " perché è anche attraverso una infrastrutturazione adeguata, che si dà sicurezza a un territorio".

Nel suo intervento il capo dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ha risposto a Spacca: "nella Finanziaria i soldi per la vostra ricostruzione ci sono e se dite che è importante lo stato di emergenza, si troverà una risposta a livello governativo."

Bertolaso ha elogiato le Marche, che insieme al Friuli, rappresentano un modello di ricostruzione, "non per tutte le regioni e così, le realtà sono purtroppo diverse".

Ripreso, il condono edilizio. Il capo della Protezione Civile ha detto che può essere utile, per fare un catasto del terreno, reperire risorse per la Protezione Civile, ha proposto che una quota parte venga destinata alla previsione e prevenzione e all'attività dei Vigili del Fuoco. Anche se, ha precisato, ci sono "situazioni che non possono essere condonate".

Diversa la posizione degli altri interventi: "non può passare la logica opposta alla cultura del territorio, che si costruisce a partire dai piani regolatori" per Silvia Bernardini, della Protezione civile nazionale dell'ANCI e sindaco di Ussita; così anche il rappresentante dell'UPI ("il vincolo" non blocca l'attività umana, ma è una soglia); "è un messaggio negativo al Paese e non credo che l'intenzione del Governo sia quella di destinare i fondi del condono alla Protezione Civile, il Governo vuole fare solo cassa", ha detto Fabio Sturani, sindaco di Ancona e presidente dell'ANCI Marche, che ha concluso i lavori. Intervenuti anche il presidente UNCEM nazionale, Enrico Borghi (vanno aiutati i piccoli Comuni, la stragrande maggioranza dei 4202 di montagna hanno meno di 5 mila abitanti) e Caterina Ferrero, assessore del Piemonte, che ha preso la parola a nome del presidente della Conferenza delle Regioni, Ghigo, che ha detto che sono molto alti i costi per gli interventi a favore dei privati in seguito alle emergenze, ritiene che le risorse debbano essere destinate alla prevenzione

20/09/2003





        
  



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