Che, affondando le radici nell'humus della tradizione e del patrimonio politico e culturale della destra, il partito Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale fosse - per sua stessa costituzione - naturalmente avverso e contrario (anche nelle sue peculiari e variegate espressioni e strutturazioni capillarizzate nel territorio) alle politiche del Governo Renzi, è certo un fatto che sta nella natura assodata delle cose e negli acclarati e consueti equilibri del panorama politico nazionale.

Che invece, il Gruppo Consiliare di "Fratelli d'Italia" - a San Benedetto del Tronto - prendesse una posizione netta di chiara denuncia ed aspra critica delle politiche governative (e nella fattispecie di quelle inerenti alla materia dell'immigrazione, delle politiche migratorie e di gestione dei migranti) sta agli atti della cronaca politica cittadina e locale di questi giorni, con un comunicato diramato alla stampa, nel quale il Gruppo Consiliare ed il Direttivo Comunale di Fdi/An definiscono "suicida" la politica del Governo Renzi sull'immigrazione, sottolineando come essa metta "a repentaglio la già stentata e vacillante ripresa economica nazionale" ed assesti "un duro colpo ai quei territori che - come è il caso della nostra San Benedetto - fanno della propria vocazione turistica l'architrave della speranza di ripresa e sviluppo per il futuro dei propri giovani".

Un'analisi politica durissima - quella del Gruppo Consiliare e del Direttivo Comunale di FdI - An - che si scaglia contro il "buonismo di facciata del premier Renzi, nell'accogliere clandestini e presunti richiedenti asilo appena sbarcati nelle strutture ricettive a spese dello Stato e con tutti comfort, con effetti assai negativi sulla attrattività turistica delle località coinvolte".

Nel criticare diffusamente e variamente il governo Renzi, accusandolo di vacui annunci miracolistici in campo economico "ed infantili trionfalismi in occasione delle imprese sportive dei nostri atleti", il comunicato-stampa del gruppo cittadino di FdI-An si sofferma - in conclusione - auspicando che "in tutte le città del Paese a cominciare dalla nostra San Benedetto" la prima preoccupazione sia quella di "tutelare i cittadini e le famiglie che vivono da sempre nel nostro Paese, lavorando onestamente, pagando le tasse e costruendo una Italia migliore senza doversi sentire ospiti sgraditi in casa propria".