Sono stati inaugurati questa mattina i primi due “semafori intelligenti” sul territorio comunale di San Benedetto, che danno il verde al passaggio degli autobus della Start equipaggiati con particolari sensori, a partire da una distanza di circa 350 metri e per circa un minuto e mezzo.

I semafori sono quelli all’incrocio tra la Salaria (via Torino) e la Statale 16 e quello all’incrocio tra via Roma e la stessa Statale 16. A breve verranno installati i sensori anche sui semafori agli incrocio tra la Statale con via Risorgimento e via Manara e in piazza Battisti, tutti sincronizzati tra loro.

L’inaugurazione, con dimostrazione pratica, è stata tenuta a bordo di un autobus della Start, su cui hanno tenuto una conferenza stampa il sindaco di San Benedetto Gaspari, il vicepresidente della Regione Marche Luciano Agostini, l’assessore comunale ai Trasporti Settimio Capriotti, quello provinciale Ubaldo Maroni, il presidente della commissione provinciale Trasporti Remo Bruni, tecnici Start. Gli impianti inaugurati oggi sono stati finanziati al 50% tra Comune e Provincia. I primi sensori sono stati installati su tre autobus.

Tutti gli intervenuti hanno sottolineato sia la comune strategia degli enti citati sul problema dei trasporti, sia l’urgenza di provvedimenti antinquinamento, che limitino quindi il traffico privato a beneficio di quello pubblico, su gomma o su rotaia (com’è noto la Provincia sta predisponendo un progetto di metropolitana di superficie da Ascoli a Porto Sant’Elpidio).

Altri provvedimenti annunciati per contrastare l’inquinamento sono gli incentivi all’acquisto di un sempre maggior numero di autobus di dimensioni ridotte e alimentati a metano (meno inquinanti dei mezzi tradizionali), dunque la realizzazione di un impianto per il metano all’interno del deposito di via Mamiani, l’impiego di “biodiesel” per i mezzi esistenti, e altri che verranno successivamente annunciati.

Il sindaco Gaspari e il vicepresidente della Regione Marche Agostini hanno chiesto le dimissioni del presidente della Start Camaioni e del direttore Trevisani, per quello che hanno definito «un mancato rispetto di indicazioni politiche date». In particolare, il sindaco Gaspari ha contestato il fatto che otto autobus alimentati a metano, recentemente acquistati dalla Start, siano entrati in servizio ad Ascoli, città che non ha problemi legati alle polveri sottili come quelli di cui soffre San Benedetto.