L'avv. Walter Barboni, rappresentante del Comitato Genitori con figli in situazione di disabilità, scrive al Ministro Gelmini, contestando il taglio indiscriminato di ore di sostegno didattico operato in diverse scuole del Comune di Ascoli Piceno.

"Il taglio delle ore di sostegno è coinciso con analoga diminuzione di ore di assistenza all’autonomia e alla comunicazione che l’Amministrazione Comunale è stata costretta ad effettuare in seguito alla manovra finanziaria recentemente approvata, che ha drasticamente tagliato i fondi degli enti locali con particolare riferimento ai servizi sociali. Si apprezza comunque l’impegno del Sindaco teso ad integrare le ore per l’autonomia e la comunicazione. In tale sconfortante contesto, dopo appena una settimana dall’inizio delle lezioni, si sono create situazioni assurde e mortificanti per gli alunni con disabilità e le loro famiglie, alle quali, in alcuni (si spera sporadici ed isolati) casi è stato chiesto da insegnanti curriculari di non portare i figli a scuola per qualche giorno, ovvero di entrare o uscire qualche ora prima. Rammentiamo a noi stessi che il diritto all’istruzione (e quindi alla frequenza) non può subire limitazioni di sorta ed è onere della istituzione scolastica ricercare ogni migliore soluzione per sopperire alle carenze di organico sia scolastico che di assistenza qualificata.                  Poiché i genitori qui rappresentati sono abituati al sacrificio ed alla comprensione, essi potranno tollerare che tale situazione di assoluta precarietà possa durare (tenuto conto dell’emergenza contingente) ancora solo per una decina di giorni: il tempo necessario per far in modo che le autorità in indirizzo garantiscano – per tutto l’anno scolastico appena iniziato – la regolare frequenza alla scuola dei propri figli".