La parola "Eutanasia" deriva dal greco eu che significa buona e thanatos, morte, e rappresenta un sistema alternativo per ottenere una morte non dolorosa. E anche definita dolce morte, perché genericamente è un'alternativa ad una vita vissuta a letto in stato semivegetativo.

 

Nell'eutanasia attiva viene somministrato al paziente un medicinale che ne provoca la morte, in quella passiva si sospendono gli interventi che mantengono in vita il soggetto. Il suicidio assistito invece consente di fornire al paziente ( non in grado di procurarsi da solo il "mezzo di morte" ), gli strumenti per togliersi la vita.

 

Nell'Unione Europea l'Eutanasia è legale in Olanda e in Grecia. In questo paese è necessaria la richiesta al proprio medico curante previa compilazione di un questionario di 50 domande. Dal 2004 la pratica può essere estesa anche ai minori, con l'autorizzazione dei genitori.

 

Il secondo paese in cui l'eutanasia è consentita in parte è il Belgio, dove per applicare la pratica è necessario che il paziente sia soggetto ad una sofferenza psichica e fisica costante e insopportabile.

 

In Norvegia è praticabile l'eutanasia assistita, in Svezia e in Germania è tollerato il suicidio assistito, in Francia e in Ungheria è legalizzata l'eutanasia passiva, in Cina è praticabile ai malati terminali.