Nuovo libro di Gianni Bergamaschi "Ventidue racconti surreali"
San Benedetto del Tronto | Storielle strastrane di Giambattista Bergamaschi
di redazione
Nella maggior parte delle "storie" che seguono, nessuno sviluppo in stile "codificata logica del racconto": alcune spietatamente scarnificate e ridotte a scatti minimali, più o meno toccanti, altre distese, memorative, metacognitivamente "autobiografiche".
In entrambi i casi, è sempre e comunque la naturale qualità, la particolare unicità della specifica affezione esperita, l'inconfondibile magia di quella singolare "avventura" fortuitamente verificatasi, ad esigere che il pensiero vi si soffermi, e poi la si racconti, insomma che in una narrazione - non di rado in prosa poetica - trovi una propria indelebile cifra epifanica in una sorta di immortalità "fotografica".
Sono parole dello stesso autore. Benché tratte da un'altra sua opera, appaiono tanto calzanti a questa nuova, avvincente produzione.
La modalità narrativa, fine ed intrigante, che anche stavolta Giambattista Bergamaschi predilige per poter adeguatamente narrare qualcosa che si agita tra realtà tendenzialmente autobiografica e surrealtà intensamente verosimile, dunque "più vera", è nel raccontare frammenti di esistenza in terza persona.
Con avariati - non indifferenti - vantaggi: la liceità di poter riferire qualunque cosa - persino ciò che si vorrebbe tener gelosamente nascosto; l'impressione di una maggior verità (quasi cronachistica); la possibilità di oggettivare come su uno schermo la propria vita, sì da poterla contemplare e valutare in tutta serenità; il notevole ridimensionamento di quel certo egocentrismo da cui tutti, più o meno, siamo affetti; l'opportunità di risolvere con aristocratica letterarietà eventuali propri conflitti con cose o persone; la fantastica occasione di potersi liberare dell'ingombrante peso di esperienze negative o positive per finalmente tornare ad accogliere con totalità l'inedito presente.
Sembra proprio questa una delle più avvincenti sfide di Storielle strastrane.
Giambattista Bergamaschi, nato a San Benedetto del Tronto nel 1954, insegna italiano, storia e geografia presso scuola media statale, dove è anche Referente per l'Orientamento e svariati progetti concernenti l'Educazione alla Salute. Cura molteplici interessi, dalla narrazione alla ricerca musicologica, dalla didattica della storia alla semiologia, dalla pratica concertistica alla poesia. Suona la chitarra jazz e ha pubblicato due propri CD, Sunny e Spleen.
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24/09/2013
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