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Tolleranza zero con i prestanome e le società in posizione irregolare

| MACERATA - La presa di posizione dell’ associazione Italiana Allenatori di Calcio, dopo le probabili irregolarità registrate dopo appena due settimane di campionato nel settore dilettantistico della provincia.


Riunitosi nei giorni scorsi per programmare l’attività della nuova stagione, il Direttivo maceratese dell’AIAC (Associazione italiana Allenatori di Calcio) ha  subito affrontato il problema di probabili irregolarità che si sono registrate dopo appena due settimane di campionato nel settore dilettantistico della provincia.
 
Il fenomeno dei “prestanome” è da sempre una delle piaghe che affligge la categoria: in genere sono allenatori regolarmente abilitati che non hanno più interesse o stimoli a svolgere il proprio ruolo tecnico ma che si rendono complici per eludere le norme che impongono già a partire dalla seconda categoria la presenza in panchina di un abilitato del Settore Tecnico.
In queste prime giornate di campionato – segnala il gruppo provinciale AIAC – abbiamo raccolto diverse segnalazioni e testimonianze su posizioni che quantomeno (in attesa delle prove documentali) sono più che sospette.
 
L’AIAC non dichiara guerra a nessuno ma ha il preciso dovere di tutelare gli interessi e diritti di chi appartiene alla categoria dei tecnici abilitati e nel contempo anche quelli delle società che rispettano pienamente i regolamenti federali. In passato erano prevalentemente gli allenatori che denunciavano le irregolarità mentre oggi sono sempre più le stesse società che collaborano per debellare questo malcostume.Chi si iscrive ad un campionato FIGC dalla seconda categoria a salire (ma anche in diversi casi per il settore giovanile) conosce perfettamente le disposizioni e quindi è assurdo che ogni anno qualcuno provi a fare il furbo.
 
Tra i casi per ora presi in esame ci sono sia probabili prestanome che società prive del tecnico (nonostante la stessa Federazione richieda preventivamente l’indicazione del nominativo del tecnico, la copia del suo tesseramento e quella del contratto economico fin dalla fase di iscrizione al campionato): di quanto già noto all’AIAC Macerata è stata fatta segnalazione in sede regionale e probabilmente questa volta – vista la tempestività -  i provvedimenti non tarderanno ad arrivare.
 
Il problema più evidente – prosegue nella sua disamina il presidente AIAC Bruno BATTISTA – è che la macchina burocratica anche nel mondo del calcio è piuttosto lenta e spesso i provvedimenti disciplinari si riescono ad assumere quando ormai i campionati sono quasi finiti.
 
La recentissima riunione ha altresì messo in evidenza la situazione di alcuni allenatori che con molta leggerezza disattendono i regolamenti  svolgendo il proprio ruolo di tesserati FIGC per una società e contemporaneamente prestando “consulenza” anche ad altre due o tre società, una situazione decisamente incomprensibile ed alla quale si può mettere fine solo prendendo provvedimenti disciplinari tempestivi sia nei confronti del tecnico che delle società stesse che accettano questo stato di cose.
 
Tra le altre problematiche emerse non è mancato un invito da fare alla Federazione Calcio per una maggiore vigilanza (e provvedimenti) nei casi delle Scuole Calcio che tali non sono riconosciute dalla FIGC ma che comunque si fregiano di quel titolo per il quale è necessario avere precisi requisiti tra i quali anche la presenza di allenatori abilitati.
   
Per concludere si segnala l’AIAC ha programmato un viaggio studio in visita al CESENA di mister Fabrizio CASTORI (per martedì 18 Ottobre) al quale farà seguito – poco dopo – un secondo viaggio per il quale si stanno definendo gli accordi con l’INTER di Roberto Mancini o in alternativa con la LAZIO.

24/09/2005





        
  



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