Sabato 24 settembre alle ore 17.30, presso la sala consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto, si è svolta la premiazione dei 2 vincitori: Emilio Gentile con il saggio "Né stato, né Nazione" e Marco Lodoli con il romanzo "Italia". L'assessore alla cultura Margherita Sorge è intervenuta, parlando dell'importanza del premio "Riviera delle Palme" che, giunto con successo alla ventottesima edizione, ha sempre dato un grande contributo alla promozione della cultura.

Vittorio Ricci, presidente del circolo culturale"Riviera delle Palme", ha sottolineato l'importanza di avvicinare i ragazzi al mondo della lettura. Il nostro futuro è infatti nelle mani di una gioventù attiva, la sola in grado di salvaguardare un patrimonio di conoscenze che i libri custodiscono. Per questo, ogni anno il circolo promuove un concorso di scrittura per i ragazzi delle scuole superiori.

Il tema di quest'anno è stato il Risorgimento: "Quali valori, sentimenti e necessità animarono i giovani del Risorgimento e contribuirono all'Unità d'Italia? " 3 i vincitori: Melissa Boccardo dell'Istituto Turistico, Vanessa Tanzi dell'Istituto Tecnico Commerciale e Vincenzo di Alessandro del Liceo Classico.

Il saggio "Né Stato né Nazione" getta uno sguardo critico e disincantato sull'Italia di oggi che, a 150 anni dall'Unità, sembra aver smarrito la sua identità. Di questo ha parlato l'autore Emilio Gentile, che si chiede cosa resti del nostro Paese e degli italiani, un popolo ormai esperto solo nell' "arte di arrangiarsi". La situazione è drammatica; in Italia tutto si frantuma, anche il senso civico, ormai in fondo alla lista dei valori etici. La verità è che siamo divenuti i "figli illegittimi" dei padri fondatori dell'Italia.

Si aggiunge l'inutilità dei politici, incapaci di adeguarsi a un'Italia che cambia continuamente. Secondo Gentile bisognerebbe trasformare l'entusiasmo collettivo degli italiani, che si manifesta sporadicamente solo durante le festività, in un Vivere quotidiano.

Il magnifico rettore dell' Università Politecnica delle Marche, Pacetti ha intervistato il prof. Gentile: "Noi italiani abbiamo un destino irrimediabile?" Secondo l'autore gli italiani dovrebbero riflettere su ciò che hanno di profondo in sé stessi e rintracciare la radice comune che li lega. Insomma un cambiamento di rotta...ma Emilio Gentile non sembra ottimista quando dice: "Nella storia i miracoli non avvengono".

Il romanzo "Italia" è secondo l'autore Marco Lodoli "uno sguardo poetico sulla vita, la volontà di collocare la storia in un tempo più ampio". L'opera rispecchia la coscienza di un epoca, quella degli anni 60/70. La storia è quella della famiglia Marziali, appartenente ad una borghesia ottusa. I figli non fanno altro che fuggire dalle pretese del soffocante padre.

A narrare la storia è la protagonista Italia, cameriera. La donna è arrivata da un misterioso Istituto e ha il compito di vegliare sulla famiglia. Così fa, servizievole fino alla fine, quando la famiglia si disgregherà.

Allora Italia torna al luogo da cui era venuta, l'Istituto. C'è forse qualcosa di simile nella nostra Italia, un Paese che sembra "girare in tondo"? Qual è l'utilità dell'opera per l'Oggi? Secondo il prof. Lodoli: "La storia può insegnarci a guardare la realtà con un senso di distacco e non perdere energia per sciocchezze quotidiane".